29 Ottobre 2018, 13:57
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Riceviamo e pubblichiamo:
Rischio default della ex Provincia di Enna. I dipendenti scrivono una lettera aperta al presidente della Regione, Nello Musumeci.
Le notizie che circolano nei Palazzi della politica regionale non promettono nulla di buono e per la ex Provincia di Enna, in particolare, si profila il dissesto finanziario. È il 31 dicembre il termine ultimo per chiudere il bilancio e dalla Regione nessuna buona nuova, l’unica certezza è che i soldi non ci sono e che, comunque, non bastano per chiudere il bilancio. Da quest’anno la situazione si complica perché in assenza della deroga da parte dello Stato, la programmazione finanziaria dovrà essere pluriennale. Condizione questa che costringerà gli enti a dichiarare fallimento. I dipendenti della ex Provincia di Enna, hanno scritto una lettera aperta al presidente della Regione, Musumeci, chiedendo un intervento per scongiurare il disastro.
Ecco il testo:
Presidente,
risuonano ancora nitidi e chiari nella nostra memoria i suoi discorsi quando in campagna elettorale gridava alla rinascita delle Province, travolte da una politica scellerata, pressappochista e sensazionalista che ha provocato, soprattutto in Sicilia, disastri ed emergenze.
Rassicurati dai suoi propositi politici non avremmo mai pensato di ritrovarci, ad un anno esatto dalla sua elezione a Governatore della Sicilia, sull’orlo del fallimento.
Dalle parole purtroppo, anche questa volta, con grande rammarico e rabbia, constatiamo che non si è passati ai fatti . Le ex Province o meglio i Liberi Consorzi Comunali non solo non hanno una guida politica, non hanno un progetto, ma soprattutto non hanno risorse per adempiere ai loro compiti e funzioni.
Ciò che accomuna i dipendenti delle ex Province è un frustrante senso di abbandono. Proprio così Presidente, siamo vittime sacrificali di una politica che non è riuscita a governare il cambiamento. Stretti da una morsa istituzionale rischiamo di fallire.
Assistiamo impotenti ad una contrapposizione da tempo in atto tra il governo nazionale che pretende il prelievo forzoso senza trasferire risorse, a differenza delle altre province italiane, e il governo regionale che da solo non è in grado di garantire i finanziamenti sufficienti per far funzionare questi enti.
Tutto ciò ha una precisa e inevitabilmente conseguenza che è sotto gli occhi di tutti e che siamo certi non è sfuggita ai suoi di occhi.
Senza risorse e meno che mai senza bilanci le ex Province non possono assicurare interventi sulle strade provinciali, ridotte a trazzere e peggio, oramai troppo spesso, a trappole mortali per gli automobilisti né garantire la manutenzione nelle scuole, molte delle quali fatiscenti e insicure, e non è in condizione di assicurare la giusta assistenza ai disabili, ridotta a lumicino. L’assenza di manutenzione stradale, inoltre, aggrava il dissesto idrogeologico che rappresenta una grave emergenza, soprattutto, in presenza di repentini cambiamenti climatici.
E per ultimo, e non perché lo riteniamo l’ultimo dei problemi, il dramma di non potere assicurare i livelli occupazionali prioritariamente ai 100 precari ma anche ai dipendenti di ruolo.
La Provincia di Enna sarà costretta a dichiarare un dissesto “di Stato e di Regione”, fallirà non perché ha contratto debiti ma solo perché la politica non sa più che pesci prendere!
Presidente, ci preoccupa il suo silenzio considerato che la data del 31 dicembre è troppo imminente. Vorremmo da lei un preciso segnale sulla strategia politica che il suo Governo intende adottare sulla drammatica e oramai grottesca vertenza delle Province.
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29 Ottobre 2018, 13:57