Enti locali e questione morale |L’allarme dell’opposizione

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11 Luglio 2013, 13:39

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PALERMO – La scorsa settimana avevano fatto il punto sui ritardi nella spesa dei fondi comunitari. Oggi l’opposizione si ricompatta e, nella sala stampa di Palazzo dei Normanni, parla di enti locali e del rapporto tra etica e politica. I parlamentari Nino D’Asero e Piero Alongi (Pdl) e Roberto Di Mauro (Partito dei Siciliani-Mpa), ribadiscono la possibilità, “dopo una valutazione equilibrata della situazione”, di presentare una mozione di censura contro il governatore Rosario Crocetta. Assenti giustificati i rappresentanti all’Assemblea regionale siciliana di Pid-Cantiere popolare, Grande Sud e Lista Musumeci . Sotto la lente di ingrandimento, stavolta, la situazione degli enti locali, ormai al collasso. Un nodo gordiano che l’opposizione all’Ars lega strettamente al rapporto fra etica e politica, la cosiddetta “questione morale”, l’annosa trattativa sul federalismo fiscale, ma anche le “bugie” del governo sull’articolo 37.

“ La Sicilia – afferma il deputato Pdl Nino D’Asero, che col suo gruppo martedì ha incontrato una quarantina di sindaci provenienti da tutta la Siclia – rappresenta 384 comuni, ciascuno dei quali, non dimentichiamolo, ha una propria dimensione soprattutto sotto il profilo gestionale e finanziario. Oggi le esigue risorse finanziarie hanno portato questi enti al collasso e bisogna sollecitare non solo la crescita di una nuova classe dirigente ma anche la nascita di un nuovo profilo gestionale”. I capigruppo di Pdl e Pds-Mpa hanno quindi messo sotto accusa l’inefficienza della burocrazia regionale, “la cui incapacità è un alibi per il governo, che cerca così di scrollarsi le responsabilità della mancata programmazione”. Le opposizioni hanno anche contestato quello che è stato definito “un comportamento antidemocratico” del governatore Crocetta, e ribadito la posizione espressa una settimana fa, ovvero di presentare una mozione di censura verso il presidente. “Il nostro governatore predica bene -ha detto D’Asero- ma agisce in maniera diversa e sta collezionando una serie di argomenti affinchè le opposizioni portino avanti un’ipotesi che possa censurare il suo modo di fare. Quindi la mozione di censura è un ragionamento che resta aperto”. Per le opposizione, comunque, rimane un margine, consistente in quella che viene definita “una fase di responsabilità”, “durante la quale – spiegano i parlamentari – chiediamo al governo regionale di sedersi attorno ad un tavolo per affrontare i temi più spinosi quali appunto la decurtazione dei fondi per gli enti locali e la spesa dei fondi comunitari”.

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Ma Pdl e Pds-Mpa trattano anche del ddl “antiparentopoli”, ieri esitato dalla I Commissione: “Vuole dare un segnale di serietà – ha detto D’Asero -. Dove esistono problemi di discrezionalità, deve esserci un divieto precisio per far sì che un parente di un parlamentare o un componente di Giunta non se ne avvantaggi”.

“Etica in politica, soprattutto, secondo l’opposizione, in una Assemblea regionale siciliana che vede la “transumanza” dei parlamentari da un gruppo all’altro. “Il governo regionale non sta dando buon esempio- tuona D’Asero -, una decina di deputati hanno subito il fascino del potere e folgorati in direzione di Crocetta. Ancora più duro Roberto Di Mauro: “L’appeal del governatore Crocetta è ormai scaduto. Il famoso tsunami non si è verificato, il governo vive dei suoi annunci a mezzo stampa ma non concretizza”.

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11 Luglio 2013, 13:39

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