18 Marzo 2013, 12:52
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PALERMO – “L’avevo messo in punizione, non doveva uscire ieri. Poi c’era una bella giornata e mi ha chiesto di andare a trovare i suoi amici dopo pranzo. Mi aveva detto che sarebbe stato fuori mezz’ora, gli avevo imposto di tornare a casa per le quattro. Non dovevo farlo uscire, dovevo tenerlo a casa”. Sono queste le parole del padre del quattordicenne aggredito ieri pomeriggio a Borgo Nuovo.
Parole di sconforto e rabbia, pronunciate con un sensibile senso di colpa in attesa che giungano notizie confortanti da parte dei medici aldilà della porta del reparto di neurorianimazione dell’ospedale Villa Sofia di Palermo.
“Non sappiamo chi sia il ragazzo che l’ha aggredito e nemmeno perché l’ha fatto – ha continuato tra le lacrime – I carabinieri sono venuti a prendere il computer per riuscire a capire qual è stato il motivo della lite. Alle quattro mio figlio è tornato a casa con l’occhio gonfio e col mal di testa”. Sono scioccati i genitori, non riescono a capire il motivo di tanta violenza e adesso vogliono risposte.
“Fortunatamente mio figlio mi ha chiesto subito di portarlo in ospedale perché aveva un forte mal di testa – ha affermato la madre – Una volta arrivati qui gli hanno fatto la tac e l’hanno operato d’urgenza. Se ieri dopo la lite si fosse messo a letto, a quest’ora non sarebbe più qui”.
Il sedicenne che l’ha aggredito è stato fermato dai carabinieri. I genitori adesso chiedono giustizia. “Deve pagare per quello che ha fatto a mio figlio – ha concluso il padre – devono dargli una punizione, perché un comportamento del genere non è ammissibile”.
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18 Marzo 2013, 12:52