02 Aprile 2014, 18:12
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PALERMO – A marzo del 2003, il bengalese Rahman Anisur denunciò sei connazionali accusandoli di avergli rapinato, la sera dell’1 ottobre 2002, 300 euro, aggredendolo nella zona di Piazza Bologni. I sei sono stati adesso assolti dalla quinta sezione del Tribunale di Palermo che si è pronunciata dopo l’annullamento per un vizio di forma della prima sentenza con cui erano stati condannati gli imputati. La difesa, sostenuta dagli avvocati Daniele Livreri, Giovanni Aurilio, Guido Macaluso e Paolo Libassi, ha puntato su alcune incongruenze. Nella prima denuncia, infatti, la vittima fornì le generalità complete di alcuni dei suoi aggressori, pur dicendo di conoscerli soltanto di vista. Hossain Abul, Rahman Md Mashudar, Ansar Ahmed, Gulam Ahmadur Rahman e Nurul Islam vennero rinviati a giudizio. Mentre dalle indagini, secondo quanto raccolto dalla difesa, venne fuori che il sesto accusato aveva lasciato l’Italia tre mesi prima della rapina. Uno degli indagati subì la revoca della licenza amministrativa per il suo esercizio commerciale: un internet point- call center. In primo grado gli imputati vennero condannati, sebbene il pubblico ministero avesse chiesto l’assoluzione per quattro di loro.
Adesso, a dodici anni dalla denuncia, arriva la seconda sentenza di primo grado. Gli imputati sono stati tutti assolti con la formula “perché il fatto non sussiste”. La difesa ha dimostrato i pregressi motivi di astio di Rahman nei confronti degli imputati. In particolare, è emerso che la presunta vittima avesse lavorato fino a due mesi prima della denuncia nel call center di cui era titolare Gulam ed era stato licenziato.
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02 Aprile 2014, 18:12