“Erano davanti la porta e poi…” | Vittoria, l’ultimo saluto a Simone

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17 Luglio 2019, 17:56

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VITTORIA (RG) – È ancora un giorno di dolore nel cuore della provincia di Ragusa. Per l’ultimo saluto a Simone, uno dei due cuginetti travolti, pochi giorni fa, sull’uscio di casa, sono arrivati in migliaia. Lacrime e rabbia per una tragedia che ha segnato per sempre questa terra, come quelle macchie di sangue in via IV aprile, una delle strade in cui l’estate si trascorre ogni anno come l’anno precedente e così da sempre: gli usci delle abitazioni rimangono aperti sino a notte tarda, per combattere l’afa, i bambini abbandonano le tv per scendere in strada con bici, monopattini o con il pallone.

La strada adesso è transennata dal giorno della tragedia e il via vai di parenti ed amici, in casa dei D’Antonio è continuo. Anche il ministro Luigi Di Maio è venuto in visita, non ha rilasciato dichiarazioni. Con lui il commissario straordinario del Comune di Vittoria, sciolto nel 2018 per mafia.

IN CHIESA – A pochi metri dal feretro ci sono i compagni di scuola di Simone, la classe 5b dell’Istituto Portella delle Ginestre. Sussurrano, tra le lacrime, che sarà brutto a settembre andare a scuola e non trovare i due cuginetti al loro fianco, come sempre è stato. Oltre ai familiari delle vittime, ci sono il ministro Di Maio, Paolo Borrometi giornalista che più volte è stato oggetto di minacce da parte della mafia, il Presidente della Regione Nello Musumeci e le massime autorità militari e civili di Vittoria. Durante il commento al Vangelo il vescovo Carmelo Cutitta ha lanciato un monito: “Condanno l’apatia che la società ha nel non condannare questi gesti per la mancanza di quei valori che, per varie ragioni, sono venuti meno. I due cuginetti sono stati uccisi in tenera età, la responsabilità e i responsabili di queste uccisioni vanno tenuti in debito conto. Dobbiamo impedire che ci sia chi guida in stato di ebrezza o sotto effetto di sostanze stupefacenti. Facciamo appello alla nostra fede perché solo la fede può darci la speranza, il Signore vi darà la forza di andare avanti. I due cugini sono nell’eterna gioia insieme”.

IL PADRE – Il papà di Simone, durante il colloquio privato avuto con il ministro Di Maio, ha chiesto che le leggi non permettano più a nessuno di far succedere quello che a suo figlio e suo nipote è accaduto. Ha chiesto pene severe per i responsabili e pene certe per chi si macchia di questi terribili reati. Il ministro Di Maio è apparso visibilmente scosso sia all’uscita dalle abitazioni dei due cuginetti sia durante i funerali. Il commissario prefettizio intanto nella serata di ieri ha deliberato che la tumulazione dei due cugini sia a carico del Comune di Vittoria, notizia che la comunità vittoriese ha condiviso come omaggio ai due piccoli e alle loro famiglie.

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IL DOLORE – Irene D’Antonio, la cugina dei due piccoli pur visibilmente scossa racconta: “I miei cugini erano seduti davanti la porta e non erano nemmeno in strada e i genitori al balcone a sorvegliarli e a prendere un po’ di fresco. Questo dolore improvviso è troppo grande e non riesco neppure ad esprimerlo. Quello che ci hanno fatto, questi qui, non lo auguriamo a nessuno. Tutto distrutto, la felicità, la serenità, le abitudini e mai ritornerà più ciò che c’era prima”. 

 DI MAIO – “Vittoria merita una risposta straordinaria dopo i fatti accaduti in questi giorni affinché il sacrificio di Alessio e Simone non resti vano”. Lo ha detto il vice premier, Luigi Di Maio, citato dall’Ansa, parlando ai componenti del Consiglio d’Istituto della scuola ‘Portella della Ginestra’ al termine dei funerali di Simone D’Antonio, morto a seguito dell’incidente stradale di giovedì. “C’è bisogno di un esercito di insegnanti e operatori sociali – ha aggiunto Di Maio – per dare risposte alle istanze dell’istituzione scolastica”. Di Maio ha proposto alla dirigente dell’Istituto, Daniela Mercante che gli aveva chiesto “misure straordinarie per la scuola vittoriese, di tornare magari all’inizio del nuovo anno scolastico per dare prova della testimonianza del governo e di far visitare il Parlamento agli alunni per avere contezza delle Istituzioni”.

“Ho detto al papà di Alessio, che ho incontrato prima dei funerali che loro, nella tragedia, sono un simbolo in questo territorio e dovranno aiutarci a migliorare le leggi – ha concluso Di Maio -. Ci vuole sempre una grande forza a migliorare le leggi, ma abbiamo il dovere di farlo perché è utile non farsi fregare da queste persone che si sono macchiate di fatti tragici, ma non dobbiamo perdere la fiducia nella giustizia e nelle istituzioni”.

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17 Luglio 2019, 17:56

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