Ersu nel caos in Sicilia | Regione in bilico tra due bandi

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02 Dicembre 2014, 10:56

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PALERMO – È ancora caos Ersu in Sicilia. L’assessorato regionale per l’Istruzione è stato costretto ad annullare, in autotutela, il procedimento di selezione e nomina dei direttori generali degli Enti per il Diritto allo studio.

Il travagliato procedimento si trascinava dal 2012 quando, in deroga alla legge del 2002 che prevede il concorso pubblico per l’assegnazione delle cariche, la Regione siciliana scelse di conferire gli incarichi di direttore dell’Ersu su proposta del dirigente generale del Dipartimento regionale dell’istruzione e della Formazione professionale. Si aprì dunque una selezione per titoli dalla quale fu redatta una graduatoria. Graduatoria a cui, comunque, non fu mai dato seguito.

Ad aprile del 2014, l’assessorato ha avviato un nuovo confronto con le organizzazioni sindacali per  individuare i criteri con cui assegnare gli incarichi di dirigente degli enti di Palermo, Messina, Catania ed Enna. Soltanto che i sindacati hanno ritenuto di non poter prendere alcuna decisione in merito in assenza di una revoca o annullamento del precedente bando. Ciò nonostante, l’assessorato, a luglio, ha lanciato una nuova selezione. Ed è proprio questa selezione che adesso lo stesso assessorato si è trovato a dover annullare, “considerato che occorre – si legge nel documento di revoca – nella comparazione degli interessi in gioco, fare prevalere l’interesse pubblico della tutela dell’amministrazione regionale da eventuali responsabilità che potrebbero scaturire da reazioni processuali da parte dei soggetti collocati in posizione utile in graduatoria”.

Secondo fonti dell’assessorato regionale, dunque, si procederà alla tempestiva proposta di nomina dei direttori “avvalendosi della graduatoria già stilata” nel 2012. Anche se, pure questa decisione potrebbe essere oggetto di ricorsi, potendosi considerare automaticamente annullata dopo l’avvio della nuova selezione nel 2014. Un groviglio da cui la Regione dovrà tentare di uscire nel migliore dei modi per non mettere a rischio il diritto allo studio di migliaia di studenti siciliani.

D’altronde, può ancora considerarsi valido un procedimento in deroga a una legge o sarà necessario a questo punto indire il concorso pubblico previsto dalla legge specifica del 2002? Alla Regione e ai suoi uffici il compito di trovare la risposta più giusta. E in fretta.

Tra l’altro, i primi a rischiare sono gli studenti dell’Università di Messina che potrebbero non ricevere quest’anno la borsa di studio a causa del vuoto amministrativo che si è creato con le dimissioni da commissario straordinario dell’Ersu di David Bologna, nominato per il Gabinetto dell’assessorato al Turismo. Se entro il 12 dicembre non sarà nominato un sostituto ad acta, i versamenti per le borse di studio rischiano di restare bloccati. Ma dall’assessorato assicurano che entro la settimana sarà fatto un nome.

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02 Dicembre 2014, 10:56

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