Esce di cella e picchia la compagna| Un arresto a Brancaccio

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18 Giugno 2015, 11:39

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PALERMO – Era uscito dal carcere dopo avere scontato una condanna per tentato omicidio: nel 2012 aveva prima massacrato di botte la convivente poi l’aveva colpita più volte col tacco della scarpa della stessa vittima che finì in ospedale. Nel 1991, invece, era finito in cella per avere ucciso l’ex compagna e in quel caso scontò una pena di diciotto anni.

Antonino Lo Nardo, 59 anni, finisce di nuovo in arresto per avere ancora una volta picchiato la donna. L’uomo, dopo avere lasciato il carcere, in questi giorni è tornato a casa della convivente. Lei da tempo non vedeva il figlio avuto da una precedente relazione e Lo Nardo le avrebbe “dato il permesso”, dicendole che durante l’incontro avrebbe però dovuto permettergli di ascoltare la conversazione tramite il cellulare. Un modo per assicurarsi che la donna non raccontasse le violenze subite negli ultimi tempi.

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Da quando era tornato a casa, infatti, la vittima ha raccontato alla polizia di avere dovuto fare i conti con pressioni psicologiche e violenze fisiche. Quel giorno ha così portato con sé un biglietto, con il quale ha disperatamente chiesto aiuto al figlio. Quest’ultimo aveva già intuito che qualcosa non andava, che la situazione era nuovamente precipitata. E non ci ha pensato due volte a chiamare la polizia insieme alla madre, che nel frattempo gli ha raccontato l’incubo che stava nuovamente vivendo. I poliziotti del commissariato Brancaccio, la zona in cui Lo Nardo abita, hanno fatto scattare le manette per l’uomo, accusato adesso di stalking e maltrattamenti.

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18 Giugno 2015, 11:39

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