Esplode la rissa | all’ospedale Garibaldi Centro

di

02 Marzo 2017, 12:45

2 min di lettura

CATANIA. Il personale del Commissariato “Centrale”, a conclusione di attività investigativa svolta anche mediante l’analisi delle immagini di video sorveglianza, ha denunciato in stato di libertà: C.M. del 1965, R.A. del 1957, ivi residente e B.A. del 1992, quest’ultimi, rispettivamente, madre e figlio, responsabili del reato di rissa.
Nella stessa circostanza sono stati indagati per lesioni aggravate in concorso, e resistenza a Pubblico Ufficiale: B.F. del 1956 e B.S. del 1984, rispettivamente padre e figlio.

La denuncia trae origine dai fatti avvenuti all’interno dell’ospedale Garibaldi lo scorso 27 febbraio, quando l’agente di Polizia in forza al Commissariato “Centrale” ed in servizio presso il posto fisso del nosocomio, è intervenuto a seguito di una violenta rissa che si stava verificando all’interno dei locali del M.C.A.U. (Medicina e Chirurgia Accettazione Urgenza) tra le persone sopra citate, che le indagini hanno accertato essere parenti di ricoverati. L’attività investigativa condotta, consentiva di acclarare che tra i protagonisti dell’episodio già il giorno precedente vi erano state discussioni a causa della presenza nella stanza di una moltitudine di persone, circostanza non gradita da uno dei parenti del ricoverato.

Lo scorso lunedì, la discussione è degenerata in una violenta rissa tra i componenti dei due nuclei familiari, cominciata all’esterno del padiglione e proseguita poi nel reparto. Infatti, dopo il “primo round” B.F. e B.S., hanno dato vita ad una vera e propria spedizione punitiva, piombando all’interno della stanza di degenza aggredendo C.M. utilizzando una cintura con una grossa fibia come “tirapugni”, causandogli lesioni al setto nasale guaribili in trenta giorni.

Nella circostanza i due energumeni hanno opposto resistenza all’agente del posto di Polizia prontamente intervenuto riuscendo a divincolarsi, ma nonostante ciò venivano compiutamente identificati, grazie anche all’intervento delle Volanti giunte sul posto in ausilio. Gli altri “protagonisti” della vicenda riportavano lesioni guaribili in 5 giorni.

Pubblicato il

02 Marzo 2017, 12:45

Condividi sui social