21 Agosto 2020, 17:34
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Il teatro Ditirammu ha riaperto le porte quest’estate. Il piccolo spazio artistico, situato nello storico quartiere della Kalsa, torna a offrire spettacoli musicali, teatrali e di cabaret, dopo il buio periodo della quarantena, e lo fa nel rispetto e nella sicurezza più totale.
Ricominciodaqui è il nome dato alla rassegna che accompagna questa riapertura, e non potrebbe essere più adeguato. Ricominciano da un palco e qualche sedia, e lo fanno anche grazie a pochi artisti pronti a rimettersi in gioco dopo il lockdown. Tra questi ci sono Gabriele Cicirello, attore, già visto ne “Il Traditore” di Marco Belocchio e attivo nel campo teatrale, e Serena Ganci, musicista e vincitrice assoluta della XXI Edizione di “Musicultura” con la canzone “Addio”. I due ieri si sono esibiti in “Rosaspina”, racconti musicali tratti da “Ferite a morte” di Serena Dandini, uno spettacolo intenso e amaro sul femminicidio.
“E’ stato molto emozionante tornare in scena dopo questi mesi, come se fosse la prima volta”, spiega Gabriele “la paura c’è, che si possa tornare in piena pandemia, però è anche giusto, tramite le regole di comportamento, trovare un codice che permetta di ricominciare, perché non si può fermare l’arte, che serve da sempre a risolvere anche delle tragedie”.
La scelta del femminicidio calza tristemente a pennello considerando che proprio nel periodo Covid le violenze domestiche in alcuni casi erano all’ordine del giorno. Le voci delle Rosaspine erano interpretate, per una pensata scelta artistica, proprio da un ragazzo (Cicirello), e accompagnate dalle struggenti canzoni della Ganci.
“Con la messa in scena al teatro Ditirammu abbiamo sottolineato l’importanza della tematica, e abbiamo tanta voglia di proporla di nuovo. Abbiamo cercato di riportare nel miglior modo possibile la sofferenza di queste donne”, termina Cicirello. Lo spettacolo andrà in scena a Roma il 6 dicembre, ma prossimamente potrebbero aggiungersi nuove date,
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21 Agosto 2020, 17:34