Estorsione e lesioni,| assolte due prostitute nigeriane - Live Sicilia

Estorsione e lesioni,| assolte due prostitute nigeriane

La presunta vittima le aveva riconosciute in aula, raccontando di aver ricevuto la richiesta di pizzo per occupare il marciapiedi di via Roma e di essere stata aggredita anche tramite l'utilizzo di olio bollente.

l'accusa mossa da una connazionale
di
1 min di lettura

PALERMO – Scene di giubilo nei corridoi del Tribunale di Palermo: Mary e Joustine Irriah sono libere e lasciano la galera dopo 8 mesi di carcerazione. Erano accusate di estorsione e lesioni ai danni di una prostituta nigeriana a cui sarebbe stato chiesto il pizzo per occupare il marciapiedi di via Roma. La presunta vittima, S.I., le aveva riconosciute in aula, puntando il dito contro le due sorelle, anche loro nigeriane, e raccontando come sia stata aggredita anche tramite l’utilizzo di olio bollente.

Ma i giudici della quarta sezione penale, presieduta da Vittorio Alcamo, non le hanno creduto, dando credito alla versione della difesa, rappresentata da Bianca Maria Savona, Giuliano Rodi e Marzia Fragalà. La presunta vittima, infatti, secondo la versione dei legali, avrebbe messo in atto questo piano per ottenere il permesso di soggiorno per motivi di protezione sociale, come previsto dal testo unico sull’immigrazione, evitando così l’espulsione dal suolo italiano.

Le ustioni derivanti dall’olio bollente, secondo la cartella clinica dell’ospedale Civico, dove la presunta vittima è stata ricoverata dal 14 al 23 luglio 2012, e due testimoni, sarebbero derivate da un incidente domestico. Anche il medico che l’ha visitata, dopo la sua dimissione dall’ospedale, non ricorda che le fu denunciato alcun caso di violenza.

Dunque le due presunte “maman” sono state assolte, ma, a carico di Mary Irriah, è stata comminata una condanna a sei mesi – con pena sospesa – per l’aggressione avvenuta in strada ai danni della vittima, tirata per i capelli e trascinata per strada. In quell’occasione intervenne la polizia e i sanitari del 118.

 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI