Estorsione a Rizzacasa| Inflitta una nuova condanna

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18 Ottobre 2016, 17:13

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PALERMO – Fu una delle tante e lunghe estorsioni subite e denunciate dal costruttore Vincenzo Rizzacasa. Sandro Lo Piccolo gli avrebbe imposto il pagamento del pizzo sulla costruzione di un residence a Carini. Il boss, figlio del capomafia di San Lorenzo, Salvatore, era stato condannato a dieci anni. Ora il gup infligge tre anni e mezzo in abbreviato a Giancarlo Seidita, presunto capomafia di Cruillas. L’accusa era rappresentata dal pubblico ministero Francesco Del Bene.

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Centinaia di migliaia di euro pagati per evitare guai: quello dell’architetto Rizzacasa fu un calvario. E non solo per colpa dei boss. Le denunce di Rizzacasa contro gli uomini del racket, infatti, non furono ritenute attendibili. Finì addirittura sotto processo per intestazione fittizia di beni. Per alcuni anni fu considerato prestanome dei costruttori Sbeglia. Arrivarono l’incriminazione e i processi dove si è sempre difeso con l’assistenza dell’avvocato Giuseppe Oddo. La Cassazione lo assolse definitivamente dopo che lui stesso aveva rinunciato alla prescrizione. Voleva essere scagionato nel merito. E gli sono pure stati dissequestrati i beni.

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18 Ottobre 2016, 17:13

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