23 Dicembre 2015, 17:47
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PALERMO – E’ stata l’occasione per fare un bilancio dell’attività svolta dalla polizia di Stato nel capoluogo siciliano l’incontro che si è tenuto oggi in occasione dei consueti scambi di auguri di Natale tra il questore di Palermo Guido Longo con i dirigenti dei vari reparti e i giornalisti. In base ai dati del 2015 rispetto allo scorso anno sono in lieve calo gli scippi, gli incendi ed i danneggiamenti, in lieve aumento le rapine e, dimezzate, le estorsioni.
“Si quest’ultimo dato – secondo il questore – è indubbio che abbia inciso l’azione di pressione e repressione esercitata dalla Polizia di Stato, nel corso di svariate operazioni, in chiave antimafia. Anche se la collaborazione delle vittime del racket e del pizzo è ancora minima. Non c’e’ ancora un’inversione di tendenza, anche se si registrano segnali. Non basta la repressione. E’ un problema di cultura”. Tra le operazioni effettuate dalla polizia sono state evidenziate l’operazione “Ermes” che ha continuato a fare terra bruciata intorno a Matteo Messina Denaro, la “Stirpe” che ha disarticolato uno dei principali mandamenti palermitani, “Santa Maria di Gesù”. A ridosso della fine dell’anno, un duro colpo è stato inferto a Cosa Nostra ed ai suoi, tradizionali, illeciti rapporti con la mafia agrigentina, con l’operazione “Icaro”. Una delle principali fonti d’introito della criminalità organizzata è rappresentata dagli stupefacenti.
“La droga, come emerge dalle ultime indagini, rappresenta il collettore degli interessi della mafia – aggiunge il questore Guido Longo – Nella droga le cosche investono i proventi delle altre attività criminali allo scopo di approvvigionare, dal mercato campano o direttamente da quello sudamericano, le piazze di spaccio palermitane”. La Squadra Mobile ha sequestrato tonnellate di hashish e decine di carichi di cocaina. Grande impegno di uomini e di risorse è stato poi impiegato nel monitoraggio delle rotte dei clandestini spesso luogo di tragedie. E’ il caso dell’operazione Glauco 2 servita a smascherare scafisti improvvisati e trafficanti di uomini. Con l’operazione “Freemoney” è stata smantellata una centrale della falsificazione e della clonazione di carte di credito con ramificazioni internazionali e riferimenti a piattaforme, on line, estere, invece. Decine poi gli arresti e le denunce per truffe. Diverse le operazioni contro la corruzione come quella “Black list”. Infine, per quasi tutti gli omicidi, maturati nel corso dell’anno, nel territorio della provincia, la Polizia ha dato un nome ed un volto ai responsabili: risolti, in meno di 24 ore, l’omicidio di un benzinaio a Piazza Lolli, quello di un pregiudicato dello Zen, quello di un coadiutore giudiziario e di un capo-cantiere a Trabia e quello di un anziano all’Addaura. Le persone denunciate risultano essere aumentate del 7%, circa e quelle arrestate del 19%. (ANSA).
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23 Dicembre 2015, 17:47