18 Marzo 2013, 10:07
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ETNA. Una corsa contro il tempo. Prima che sia troppo tardi. E’ quella che in queste ore i soccorritori stanno combattendo duramente. Del 17enne Andrea Zhang, non si hanno più notizie dalla mattina di ieri. Da una domenica come tante altre sul versante sud dell’Etna con i numerosi curiosi e turisti che si godono lo spettacolo della montagna. Ma ad un certo punto, ieri, è scattato l’allarme: l’autista di uno dei pullman che dal capoluogo etneo portano sino all’area del Rifugio Sapienza dice di aver visto scendere e poi allontanare verso i crateri sommitali un giovane, zaino in spalla e giubbotto, dalla corporatura esile e dai tratti somatici orientali.
Una descrizione che combacia perfettamente con la denuncia di sparizione della famiglia del 17enne: denuncia notificata alla polizia di Catania. E così già dall’alba di oggi, sono scattati immediatamente i soccorsi composti dalle squadre del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico e della Guardia di finanza. Nelle ricerche, rese difficoltose per il forte vento, è stato impegnato sinora anche l’equipaggio di un elicottero dei Vigili del Fuoco, con a bordo tecnici del Cnsas.
Sinora però, purtroppo, nessuna traccia. Con sé il ragazzo non avrebbe alcun telefono cellulare. E la speranza, adesso, è che alla meno peggio dopo essere sbarcato sul piazzale principale del versante sud dell’Etna, possa essersi ravveduto ed aver fatto marcia indietro: magari ritorno a Catania o comunque lontano da una zona alla quale non avrebbe in alcun modo potuto resistere. Il ragazzo si sarebbe allontanato inspiegabilmente senza dare alcuna spiegazione. Le ricerche dei soccorritori, intanto, proseguono incessantemente.
Aggiornamento 18.15. Comunicato del soccorso alpino.
Sono state sospese a causa del buio e riprenderanno domani mattina le ricerche del diciassettenne cinese che risulta disperso dalla notte scorsa sul versante sud dell’Etna. Squadre del Soccorso alpino, della guardia di finanza, della forestale, della polizia e dei vigili del fuoco hanno battuto tutta l’area intorno al rifugio Sapienza, a 1910 metri di altitudine, senza trovare alcuna traccia del giovane che si è allontanato ieri mattina da Catania, dove vive con i genitori.
Le ricerche sono iniziate alle prime luci dell’alba dopo aver avuto la certezza che il giovane era arrivato ieri mattina al rifugio Sapienza con un pullman proveniente da Catania ma non era più tornato a casa. All’operazione hanno preso parte 20 tecnici del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico delle stazioni dell’Etna e altri 20 soccorritori dei vigili del fuoco, della guardia di finanza, della forestale e della polizia. Le squadre hanno setacciato la zona intorno al rifugio per poi dirigersi verso il cratere di sud est e la valle del Bove. In mattinata un elicottero dei vigili del fuoco con a bordo specialisti del Cnsas si era alzato in volo da Catania ma non ha potuto raggiungere la zona delle ricerche a causa del forte vento. Il tentativo è stato ripetuto nel pomeriggio ed ha consentito di sorvolare l’area a bassa quota ma senza alcun risultato.
A denunciare la scomparsa del diciassettenne alla polizia, nella tarda serata di ieri, erano stati i genitori, preoccupati per il suo mancato rientro a casa. L’unica certezza è che domenica mattina il giovane è salito su un pullman diretto al rifugio Sapienza dove l’autista si è detto certo di averlo visto scendere con un abbigliamento, tra l’altro, non adatto alle condizioni proibitive che si registrano sul vulcano durante la notte.
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18 Marzo 2013, 10:07