23 Novembre 2013, 09:52
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CATANIA – Un’intensa pioggia di pietre, lapilli e cenere dell’ Etna sul versante est del vulcano. All’altezza del casello di Fiumefreddo l”autostrada questa mattina si è coperta di cenere ma la situazione più drammatica si è registrata a Piedimonte dove pietre laviche che raggiungono anche i 3 cm di diametro hanno tartassato case, automobili e veicoli in genere. La polizia stradale consiglia la massima prudenza.
20.30. Nei comuni etnei colpiti dalla pioggia di lapilli, Calatabiano, Piedimonte e Fiumefreddo, le amministrazioni comunali hanno dato avvio alla fase di pulizia delle strade e degli edifici. Domani si continuerà con le operazioni avviate di concerto con gli altri enti coinvolti. Inoltre è in allerta anche la protezione civile, in contatto diretto con l’Ingv che sta monitorando il fenomeno.
18.45. L’INGV ha diramato un bollettino – Alle ore 9:30 del 23 novembre 2013 si è verificato il diciassettesimo episodio eruttivo parossistico del 2013 al Nuovo Cratere di Sud-Est dell’Etna. Questo parossismo, che è avvenuto cinque giorni dopo il precedente, è stato caratterizzato da una rapida evoluzione da attività stromboliana a fontane di lava ed ha visto la formazione di una nube eruttiva alta diversi chilometri. Il materiale, preso in carico dai venti, si è diretto verso NE ricoprendo abbondantemente i paesi del versante etneo nord-orientale, fino alla Calabria. Durante questo episodio le colate laviche hanno avuto uno sviluppo minore dei parossismi precedenti. Infatti una piccola colata è tracimata dal bordo meridionale del cono dirigendosi verso Sud-Est e piccole colate reomorfiche si sono formate lungo i fianchi del cono per il rifluire del materiale deposto, ancora caldo.
17.36. Criticità ordinaria a Catania. A seguito dell’attività stromboliana dell’Etna, la Sala operativa regionale integrata siciliana del Dipartimento della Protezione civile ha inviato al Sindaco di Catania un avviso di variazione di livello di allerta riguardo al rischio vulcanico e alle modalità di fruizione delle zone sommitali. Il Sindaco ha provveduto ad avvisare l’Ufficio della Protezione civile del Comune. Il livello di criticità urbana segnalato è ordinario. La situazione viene costantemente monitorata per comprendere se potrebbe verificarsi una caduta di cenere vulcanica sulle strade della città di Catania.
Ore 16.57. Il sindaco di Piedimonte Etneo Ignazio Puglisi chiederà lo stato di calamità naturale. “Abbiamo già ricevuto numerose segnalazioni da aziende agricole del territorio – ha dichiarato il primo cittadino – che hanno subito non pochi danni economici. Ci sono gravi problemi di viabilità soprattutto nelle frazioni. Stiamo cercando di intervenire con celerità”
Ore 14.34. Si placa l’attivita’ dell’Etna: e’ adesso il momento della conta dei danni. Su molti paesi alle pendici del vulcano, ma anche a Taormina e sulla spiaggia di Letojanni, c’e’ stata una copiosa ‘pioggia’ di cenere lavica, che in alcuni casi composta da piccole pietre di materiale piroclastico grandi quanto chicchi di grandine. La caduta ha provocato per mezz’ora la chiusura, a scopo precauzionale, dell’autostrada Catania-Messina, in entrambe le direzioni, tra i caselli di Giarre e Giardini Naxos. La circolazione sull’A18 e’ ripresa, ma su una corsia soltanto per permettere la ‘pulizia’ dell’asfalto.
Ore. 13.53 Riapre lo spazio aereo a Fontanarossa. Bollettino Sac. In merito all’attività stromboliana del vulcano Etna, la Sac informa che, dopo la comunicazione da parte dell’Ingv di fine dell’emissione di cenere vulcanica nell’atmosfera (ore 12.23), l’unità di crisi ha deciso di riaprire i settori 1 e 2 dello spazio aereo sopra la città di Catania a partire dalle ore 14.30.
Ore 13.52. I lapilli hanno raggiunto anche le zone del messinese di Taormina e Giardini Naxos. Vietata la circolazione ai mezzi a due ruote in alcune zone di Naxos per motivi di sicurezza.
Ore 13.12. I comuni più colpiti dai lapilli sono Piedimonte, Calatabiano e Fiumefreddo. In quest’ultimo la situazione fanno sapere dall’amministrazione comunale è sotto controllo. Per Piedimonte è già iniziata l’organizzazione per la pulizia.
ore 12.30 Dalla Calabria. Venti minuti di follia: dalle 10.55 alle 11.15 l’Etna ha dato vita a un parossismo violentissimo, che ha spinto sulla Calabria una nube di cenere che sta provocando una “pioggia nera” su gran parte della provincia di Reggio Calabria.
ore 12.00 La colonna di fumo ha raggiunto l’altezza di oltre tre chilometri. Dal cratere di sud-est dopo le dieci si e’ attivata una fontana di lava che ha grande energia. Fitta “pioggia nera” di cenere e lapilli su tutta l’area orientale etnea e anche nel messinese.
ore 11.37 L’aeroporto è in stato di allerta. In merito all’attività stromboliana del vulcano Etna, la Sac informa che, dopo la riunione dell’unità di crisi tenutasi alle ore 10.30, si è deciso di chiudere i settori 1 e 2 dello spazio aereo sopra la città di Catania. L’operatività dello scalo di Fontanarossa permane comunque piena, senza disagio per i passeggeri.
Il Vulcano si è risvegliato ieri pomeriggio. Le telecamere termiche dell’Ingv avevano registrato una ripresa dell’attività stromboliana, ma il maltempo non aveva permesso l’osservazione diretta. Questa mattina, però, si può notare anche a occhio nudo che l’Etna è colorata di rossoall’altezza del Nuovo Cratere di Sud Est ed è sovrastata da una lunga colonna di fumo.
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23 Novembre 2013, 09:52