23 Maggio 2021, 12:09
2 min di lettura
CATANIA – L’Etna dà spettacolo con una notte di intensa attività sul vulcano, alternando attività stromboliana e fontana di lava e ritornando alle esplosioni, ma mantenendo l’emissione di cenere che, trasportata dal vento che ha cambiato più volte direzione, è caduta su molti paesi, arrivando a mare. L’eruzione è monitorata dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia-Osservatorio Etneo (Ingv-Oe) di Catania.
E’ la terza fase parossistica dalla notte tra il 18 e il 19 maggio scorso, quando fu registrata la ‘fontana di lava di Franco Battiato’. E’ iniziata con un’attività stromboliana (esplosioni ed emissione di brandelli di lava e cenere) poco prima delle 20.30 di ieri dal cratere di Sud-Est. Dopo circa due ore, con l’aumentare dei valori del tremore vulcanico, che rileva l’energia nei condotti magmatici interni, l’Etna è passata alla fase di ‘fontana di lava’, la più spettacolare delle ultime tre, con lanci di magma incandescente che è arrivato a 500-600 metri sopra l’orlo del cratere e con la fuoriuscita di una colata lungo il fianco del Sud-Est, che scende in zona sommitale in direzione Sud-Ovest. Anche questo fenomeno eruttivo è stato accompagnato da emissione di cenere e 40 minuti dopo la mezzanotte si è esaurito.
Ma non si è esaurita l’energia del vulcano attivo più alto d’Europa che circa tre ore dopo, alle 03.51, ha ripreso l’attività stromboliana che è durata un’altra ora e che ha poi lasciato spazio a discontinue esplosioni intracrateriche con debole emissioni di cenere. Poi i valori del tremore vulcanico sono scesi, ritornando a livelli medio-bassi. Le nuove fasi dell’Etna sono state spettacolari e viste da molto lontano. In molti paesi è già cominciata la nuova operazione di pulizia e raccolta della cenere lavica. L’attività eruttiva dell’Etna non ha impattato sull’operatività dell’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini di Catania.
“L’eruzione dell’Etna risveglia il timore di nuovi danni causati dalla cenere sulle coltivazioni”. Lo afferma la Coldiretti che ha avviato un monitoraggio sugli effetti della nuova eruzione. “Quest’anno – spiega la Coldiretti – le spettacolari eruzioni dell’Etna hanno riversato cenere e lapilli nelle campagne dove sono state danneggiati vivai di piante e fiori, ortaggi così come gli agrumi graffiati dalla potenza della sabbia. Il risveglio del vulcano fa rivivere le preoccupazioni per eventuali danni alle produzioni che si sommano ai disagi per chi è costretto alla pulizia straordinaria delle canalette di scolo, o alle pulizia delle strade rurali oltre che a quella delle strutture aziendali che – sottolinea Coldiretti – richiede tempo, acqua e quindi l’impiego massiccio di manodopera. (ANSA)
Pubblicato il
23 Maggio 2021, 12:09