02 Dicembre 2023, 10:53
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CATANIA – Si è conclusa alle 21.35 circa di ieri l’attività di fontana di lava al Cratere di Sud-Est dell’Etna. Lo rende noto lstituto nazionale di geofisica e vulcanologia, osservatorio etneo. L’attività eruttiva nel suo acme ha prodotto una colonna eruttiva alta sino a circa seimila metri sul livello del mare con una dispersione nei quadranti nord-orientali del vulcano; sono state ricevute segnalazioni di ricaduta di cenere negli abitati di Fiumefreddo di Sicilia, Calatabiano e Giardini Naxos.
La fontana di lava è stata accompagnata da un’attività effusiva che ha messo in prodotto due flussi lavici che dal cratere di Sud-Est si sono propagati in direzione Sud ed Est. Dal punto di vista sismico, l’ampiezza media del tremore vulcanico, dopo aver raggiunto i valori massimi intorno alle 20.30 circa, ha mostrato un chiaro trend in decremento ed alle 22 circa ha raggiunto l’intervallo dei valori medi, dove tuttora permane.
Le sorgenti del tremore rimangono confinate nell’area del Cratere di Sud-Est alla profondità di circa tremila metri sopra il livello del mare. Anche l’attività infrasonica ha mostrato un significativo decremento e intorno alle 21.30 si è quasi del tutto esaurita. I dati clinometrici hanno mostrano l’inizio del fenomeno parossistico intorno alle 17.50 e la stazione più sommitale alle 19.20 ha mostrato una variazione di oltre 2 microradianti.
Anche l’analisi dei dati dilatometrici (strainmeter) ha mostrato una variazione a partire dalle 17.50; alle 21.05 il segnale ha indicato l’esaurimento del fenomeno e la decompressione complessiva ha raggiunto un valore di circa 197 nanostrain, corrispondente a quasi tre milioni di metri cubi eruttati.
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02 Dicembre 2023, 10:53