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Etna, Palmento Costanzo: anima di un territorio evocativo FOTO

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14 Gennaio 2022, 10:32

5 min di lettura

Siamo alle pendici dell’Etna, in Contrada Santo Spirito, nel borgo di Passopisciaro, versante Nord del vulcano. Qui sorge Palmento Costanzo, l’azienda che insieme ai suoi vini Etna DOC, custodisce l’anima di un territorio evocativo ed unico nel suo genere.

Immersa nel cuore del Parco Naturale dell’Etna, la cantina è ben integrata nel contesto ambientale circostante e in perfetta armonia con il paesaggio mozzafiato in cui è inserita. Intorno al palmento la cornice naturale è di incantevole bellezza: lo sguardo si perde in alto, tra il cielo e “a Muntagna”, attraversa colate laviche, va alla vegetazione, poi alle vigne, ai ruderi e alle sciare, per giungere, infine, ad un orizzonte suggestivo ed emozionante.

La storia della cantina inizia nel 2011, quando Mimmo Costanzo e sua moglie Valeria avviano l’attività di recupero di un antico palmento, risalente al XIX secolo. Vengono coltivate, in modo biologico ed ecosostenibile, solo varietà autoctone, nel pieno rispetto della tradizione etnea: Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio, Carricante e Catarratto. L’essenza del vulcano è linfa vitale che scorre nei vigneti centenari di Palmento Costanzo, che risalgono le pendici dell’Etna da 600 a 800 metri di altitudine e si estendono per circa 18 ettari nella contrada Santo Spirito, una delle zone più vocate della denominazione, con differenti suoli, caratterizzati dalla progressiva trasformazione delle rocce laviche, ricchi di sostanza organica e minerale. Ogni suolo ha un’espressività unica che riflette l’anima multiforme ed energica del vulcano. Oltre cento terrazzamenti di rara bellezza, con muretti a secco in pietra lavica, custodiscono un vigneto coltivato ad alberello, con presenza di piante prefillossera.

Pur dotandosi di sistemi di costruzione all’avanguardia, realizzati secondo i principi della bioarchitettura, il palmento conserva ancora oggi la struttura intera originaria, con una disposizione a più livelli al fine di consentire una vinificazione “a caduta”. Nel livello più alto vengono pigiate le uve appena raccolte e separate dai raspi, il mosto che ne fuoriesce giunge, per gravità, ai tini di fermentazione, per scendere poi nella bottaia dove avverrà l’affinamento. Accanto a tonneaux e grandi botti in legno di rovere austriaco, si trovano quattro botti ad uovo da 2000 litri: la loro forma ovale consente di attivare il bâtonnage per effetto dei naturali moti convettivi dei liquidi.

La degustazione

Mofete 2019

Etna Doc Rosato

Nerello Mascalese 100%.

Vinificazione: 8 ore di macerazione prefermentativa a freddo seguita da una fermentazione in acciaio con lieviti indigeni.

Affinamento: 4 mesi in acciaio in contatto con le fecce fini e 2 mesi in bottiglia.

Dal colore rosa tenue con sfumature ramate, il vino si presenta al naso con una spiccata dominante fruttata, con sentori di fragolina di bosco, caramella all’arancia e lamponi. E ancora note speziate, floreali e tracce di zenzero. La parte gustativa è caratterizzata da una piacevole mineralità, freschezza e persistenza.

Mofete 2019

Etna Doc Bianco

Carricante 70% – Catarratto 30%.

Vinificazione: pressatura soffice e fermentazione in acciaio con lieviti indigeni.

Affinamento: 4 mesi in acciaio in contatto con le fecce fini e 2 mesi in bottiglia.

Caratterizzato dal colore giallo paglierino con riflessi dorati, questo vino esprime al naso intense note floreali, con note agrumate e minerali, sentori di pietra lavica, spezie ed erbe aromatiche. Il sorso è fresco con un’ottima acidità, con un’entrata morbida e un ritorno sapido e minerale.

Mofete 2018

Etna Doc Rosso

Nerello Mascalese 80% – Nerello Cappuccio 20%.

Vinificazione: fermentazione in acciaio con lieviti indigeni. Malolattica svolta totalmente.

Affinamento: 50% 12 mesi in acciaio e 50% 12 mesi in botte di rovere da 50 hl. 12 mesi in bottiglia.

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Dal colore rosso rubino, all’olfatto si esprime con note di piccoli frutti rossi, dal lampone al mirtillo, nuances balsamiche, lieve speziatura e sentori di cenere vulcanica. Al palato è fresco e minerale, il tannino è morbido e il finale sapido e persistente.

Bianco di Sei 2019

Etna Doc Bianco

90% Carricante – 10% Catarratto.

Vinificazione: pressatura soffice e fermentazione in acciaio con lieviti indigeni.

Affinamento: 10 mesi in acciaio in contatto con le fecce fini e 8 mesi in bottiglia.

Di colore giallo paglierino, questo vino presenta al naso un raffinato bouquet di fiori bianchi, sentori di ginestra e agrumi. Al palato è fresco, caratterizzato da mineralità e sapidità, con note citriche che donano grande persistenza.

Nero di Sei 2018

Etna Doc Rosso

Nerello Mascalese 80% – Nerello Cappuccio 20%.

Vinificazione: fermentazione in tini tronco-conici di rovere con lieviti indigeni. Malolattica svolta totalmente.

Affinamento: 24 mesi in botti grandi di rovere e 12 mesi in bottiglia.

Questo vino, che nel calice si presenta con un colore rosso rubino intenso, al naso rilascia eleganti note fruttate, con sentori vegetali, tracce di pietra focaia e piacevoli componenti speziate. Al palato è morbido e vellutato, caratterizzato da tannini setosi e una rinfrescante mineralità che lo rende equilibrato e persistente.

Contrada Santo Spirito 2017

Etna Doc Rosso

Nerello Mascalese 90% – Nerello Cappuccio 10%.

Vinificazione: fermentazione in tini tronco-conici di rovere con lieviti indigeni selezionati. Malolattica svolta totalmente.

Affinamento: 24 mesi in botte di rovere francese (Ovum) e 12 mesi in bottiglia.

Questo è il vino di Palmento Costanzo che nasce dalle viti più vecchie e porta il nome della contrada di appartenenza. Racconta l’anima autentica del versante nord dell’Etna. Si presenta nel calice con un colore rosso rubino, attraversato da sfumature granate. Al naso è intenso ed elegante, con avvolgenti note fruttate, dalla ciliegia all’arancia rossa, sentori di cera d’api, mallo di noce e tamarindo. E ancora uno splendido bouquet floreale, e nuances speziate e aromatiche. Al palato risalta la componente sapida, con un ritorno balsamico e note di agrume rosso. Lungo e persistente, dai tannini decisi e setosi, ha un finale minerale che regala una grande piacevolezza di beva.

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14 Gennaio 2022, 10:32

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