Etna, patrimonio Unesco |Gli scatti di Parrinello

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09 Luglio 2013, 10:06

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Una delle foto della mostra

CATANIA -E’ stata inaugurata la mostra fotografica dedicata all’Etna, il più grande vulcano attivo d’Europa che da poco è entrato a far parte dei beni patrimonio dell’umanità, secondo quanto stabilito dall’Unesco. Il fotoreporter catanese Antonio Parrinello firma gli scatti che da oggi e sino all’8 agosto sono esposti nelle sale di Palazzo della Cultura, l’edificio che ricomprende i resti dell’ex Monastero di San Placido e quelli  più antichi di palazzo Platamone.

Sono 40 le gigantografie di scatti che campeggiano nelle sale di Palazzo della cultura, frutto del lavoro svolto dal giornalista e fotoreporter Antonio Parrinello. Immagini molto suggestive immortalano la <montagna> dei siciliani che con i suoi crateri e i suoi boschi diventa protagonista di corti e mediometraggi.

Quale modo migliore per festeggiare l’inserimento dell’Etna tra i siti Unesco? Risale allo scorso giugno, infatti, la decisione dei 21 Stati membri del Comitato Unesco, riunitosi per l’occasione in Cambogia, di inserire il monte Etna nella World Heritage List, la lista del patrimonio mondiale; così il vulcano siciliano è diventato il quarto patrimonio mondiale italiano iscritto per criteri naturali, dopo le isole Eolie, il Monte San Giorgio e le Dolomiti.

Un bel riconoscimento che inorgoglisce i siciliani e, soprattutto, rende ancora più appetibile la nostra terra, già meta – prima ancora dell’attribuzione di una bella etichetta – di escursioni e vacanze. “Dinnanzi ad operazioni come queste – afferma il neo assessore comunale Orazio Licandro – è l’amministrazione che ringrazia l’artista e quanti ne hanno permesso la realizzazione; Catania diventa sempre più città Unesco, per tutti noi motivo di vanto ed orgoglio.”

Uno degli scatti di Parinello

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La terra dell’Etna ricopre il pavimento di una delle sale: ed è proprio in quest’ambiente che si entra nel vivo della mostra, completata dall’esposizione dell’installazione della stilista catanese Marella Ferrara: un abito-scultura tessuto con scaglie di pietra lavica ceramizzata volto a sottolineare il legame ancestrale fra il vulcano e la sua gente.

Il percorso tratteggiato dal fotoreporter vuole avvicinare lo spettatore ad una realtà nella quale la natura primordiale del pianeta e i suoi quattro elementi (fuoco e roccia liquida, terra, ghiaccio, vento) si mescolano a vulcanologi, geologi, guide del soccorso alpino, volontari della protezione civile, testimoni dell’attività posta in essere dal vulcano, espressione di una vitalità continua, straordinaria e spettacolare al tempo stesso.

Ogni scatto racconta sentimenti ed emozioni nei confronti del vulcano “vicino”, dal punto di vista geografico ed emotivo, al visitatore della mostra. “NearMe”, partner tecnico di “Identitas – servizi culturali e fundraising” con la collaborazione del Parco dell’Etna e dell’assessorato alle politiche giovanili di Nicolosi, per l’occasione ha organizzato “#EtnaNearMe”, il concorso fotografico volto ad “individuare ed esplorare i segni peculiari del paesaggio e del territorio del maestoso vulcano” in cui tutte le foto sono contrassegnate da uno specifico hashtag funzionale alla promozione dei valori di identità locale ed appartenenza. Tre i premi in palio per le sezioni Colore, Bianco e nero e Video.

“La presenza così numerosa di amici catanesi è la dimostrazione dell’importanza che assume l’Etna nell’immaginario di ciascuno di noi – afferma Marinà Cafà esperta in beni culturali e responsabile presso Identitas. Durante la ricerca degli sponsor – prosegue – che potessero sostenere la mostra è emerso un forte attaccamento al simbolo vulcanico e il desiderio di essere partecipi ad iniziative di forte identità come questa.”

22 gli enti che hanno offerto il gratuito patrocinio e altrettanti i soggetti privati che hanno contribuito finanziariamente. E in un angolo del cortile di Palazzo della Cultura viene offerta una mini degustazione del pane di Lentini prodotto con grano della varietà Tumminia dal panificatore Franco Vescera servito con companatico frutto della fantasia dello chef eccellenza Carmelo Chiaramonte e vini delle Cantine Vivera. A completamento del percorso, uno spettacolo di fuoco in omaggio al bene patrimonio dell’umanità, eseguito dal’artista di strada, Zaira Alderuccio.

Presenti il sindaco della città di Catania, Enzo Bianco, il presidente del Parco dell’Etna, Marisa Mazzaglia, il direttore INGV, Domenico Patanè, il responsabile del dipartimento protezione civile rischio vulcanico, Nicola Alleruzzo, il delegato del soccorso alpino del CAI, Franz Zipper, la moglie del compianto imprenditore Giogiò Russo, titolare della Funivia dell’Etna, alla quale è stata donata un’opera realizzata dal maestro Franco Bentivegna.

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09 Luglio 2013, 10:06

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