“Secondo la nostra stima – afferma il direttore dall’Istituto Demopolis Pietro Vento – 20 milioni di italiani potrebbero restare a casa
il 25 maggio: un dato senza precedenti per il nostro Paese. L’astensione dovrebbe restare più contenuta nelle regioni del Centro Nord, grazie al traino delle Amministrative, ma appare in crescita al Sud e soprattutto nelle Isole:
in Sicilia poco più di un elettore su due appare intenzionato a non recarsi alle urne. Il tasso di affluenza alle urne nelle diverse aree del Paese potrebbe divenire l’elemento decisivo nella misurazione del consenso ai partiti”.
Considerato il quadro di incertezza a più di due settimane dalle elezioni, nell’ultima analisi nazionale l’Istituto Demopolis ha scelto di fotografare non soltanto il voto odierno, ma anche l’elettorato certo, costituito da cittadini che dichiarano di avere già compiuto una scelta definitiva, ed il bacino potenziale dei principali partiti. Se si votasse oggi, il Partito Democratico otterrebbe il 33,5%, il Movimento 5 Stelle il 26,4%. Con un voto certo del 28% per il PD e del 22% per il M5S. Ma con un bacino potenziale molto più ampio, che sfiora il 40% per Renzi e raggiunge il 34% per Grillo. Sembra ormai una sfida a due, quella del
25 maggio. Anche dopo il ritorno in tv di Berlusconi, secondo il Barometro Politico Demopolis, Forza Italia resta posizionata tra il 17 ed il 18%, con un voto certo del 14% ed un potenziale del 22%.
Tra gli elettori italiani sono ancora molti i dubbi: quella scattata oggi è una fotografia destinata a mutare in modo significativo nelle ultime 2 settimane di campagna elettorale: in un voto d’opinione come quello per le Europee – secondo i ricercatori di demopolis – sono infatti possibili molte sorprese.
Un ultimo dato, rilevato dall’Istituto Demopolis, colpisce particolarmente. “Poco più un elettore su quattro – ricorda Pietro Vento – sa indicare un candidato alle Europee nella lista che immagina di votare. Il 73% degli italiani non ha invece alcuna idea di chi siano i candidati al Parlamento di Strasburgo nel proprio collegio elettorale“.