21 Giugno 2018, 12:13
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PALERMO – Stanno protestando davanti all’Assessorato all’Economia in via Notarbartolo i lavoratori dell’ex Cerisdi. Hanno appeso degli striscioni di carta sui muri dell’edificio per protestare contro “il mancato ricollocamento di 150 lavoratori”. “L’Ars fa le leggi e l’assessorato all’Economia ignora i propri obblighi”, recita uno striscione, mentre un altro fa riferimento alle norme sulla ricollocazione dei dipendenti delle partecipate che “vengono applicate in tutta Italia e in Sicilia no”.
“Quelli delle società partecipate liquidate (Ciem, Lavoro Sicilia, Cerisdi, Spi, Quarit,Terme Di Sciacca, Sicilia e Ricerca e Sviluppo Italia) – ha detto Mimma Calabrò, segretario Generale Fisascat Cisl Sicilia, Mimma Calabrò – sono gli unici lavoratori a tempo indeterminato della Regione Siciliana ad essere stati licenziati e non ricollocati come previsto dalla Legge di Stabilità 2014, anche in spregio alle leggi in seguito promulgate dal Parlamento siciliano. Da anni si assiste ad un quotidiano rimpallo di responsabilità che non è più tollerabile, perché a pagarne le conseguenze è l’anello più debole della catena ovvero i lavoratori che rivendicano il rispetto delle leggi per tornare in servizio e affrontare serenamente la quotidianità”.
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21 Giugno 2018, 12:13