Da colosso industriale a discarica: Ex Chimica Arenella, lo scempio - Live Sicilia

Da colosso industriale a discarica: Ex Chimica Arenella, lo scempio

L'ex fabbrica dismessa nei primi anni Ottanta oggi è ridotta in totale stato di abbandono. La protesta dei residenti

PALERMO – Cumuli di rifiuti di ogni genere (spesso incendiati), amianto, topi, insetti, cattivi odori e siringhe sparse un po’ ovunque. E’ lo scenario all’interno dell’ex Chimica Arenella, azienda dismessa ad inizio degli anni 80 e in stato di abbandono. Dopo pochi anni dalla dismissione il Comune di Palermo ha acquistato l’edificio dall’Ente Minerario Siciliano della Regione Siciliana per 16 miliardi delle vecchie lire.

La storica realtà industriale palermitana, un tempo, produceva acido citrico. A denunciare i disagi e le condizioni in cui versa questa immensa area che si affaccia sul mare della costa Nord del capoluogo siciliano sono numerosi cittadini della borgata marinara che si trova nella settima circoscrizione. L’edificio, infatti, è circondato da diverse abitazioni (e tra questi anche palazzi e condomini), attività commerciali e la scuola media ‘Giuseppe Sileno’ che fa parte dell’’Istituto Comprensivo Karol Wojtyla.

“Fino a cinque anni fa – racconta Sandro Paternò, un residente dell’Arenella – in uno dei viali che conducevano agli uffici dell’Ex Chimica Arenella c’erano degli alberi alti una ventina di metri. Erano bellissimi. Ormai i tronchi sono coperti dall’immondizia. Un giorno, quando hanno cominciato dei lavori, sono stati abbattuti. La situazione di degrado è allucinante. La gente ormai qui scarica di tutto. Frequentemente dei piromani appiccano il fuoco, bruciando i rifiuti. E’ diventato  – conclude Paternò – un luogo per coppiette, prostitute, tossicodipendenti e non solo. Inoltre, siamo costretti ad una continua caccia ai ratti. Il Comune, in quanto proprietario dell’immobile, dovrebbe prendere provvedimenti”.

Della vicenda del degrado dell’ex Chimica Arenella si è interessato anche il consigliere di Forza Italia della settima circoscrizione Natale Puma. “I topi arrivano fino alle abitazioni limitrofe. Ho chiesto attraverso svariate mozioni la bonifica dell’area e la chiusura del cancello d’ingresso. Inoltre, ho pure segnalato che sarebbero necessarie le telecamere per controllare gli accessi e la presenza costante degli agenti della polizia municipale. Ad oggi nulla di tutto questo è stato fatto. Una struttura – continua Puma- che potrebbe essere un volano e un luogo di estrema bellezza per la città. Ho proposto anche l’utilizzo dell’area per un acquario, un museo del mare. Tutto è rimasto lettera morta. Invece abbiamo un cumulo di macerie, amianto, pericoloso alla salute, ricettacolo di sporcizia che di certo non aiuta la salute dei residenti le borgate Arenella e Vergine Maria. Senza contare il danno all’Erario derivante dal fatto che il Comune ha acquistato con soldi pubblici un bene per poi trasformarlo in un cumulo di macerie”.

Contattato da Livesicilia, l’assessore comunale ai rapporti funzionali con Rap, Sergio Marino ha spiegato che “come in tutta la città gli abbandoni sono un fenomeno difficile da controllare. Girerò le foto e le segnalazioni dei residenti alla Rap, chiedendo di intervenire. Ma la riqualificazione passa attraverso la scelta definitiva che sarà fatta sul destino dell’ex Chimica Arenella che ove restituita alla fruizione potrà garantire il rispetto dei luoghi”.

“La situazione è oggettivamente critica e complessa – spiega l’assessore comunale al Patrimonio Toni Sala -. Il Comune finora si è limitato a delimitare le aree a rischio crollo, per metterle in sicurezza, ma ovviamente non è sufficiente. Nei giorni scorsi ho effettuato un sopralluogo e dato direttive perché sia bonificato urgentemente il sito e siano effettuati degli interventi di derattizzazione, il cammino per il rilancio dell’ex Chimica Arenella è ancora lungo ma questo non può giustificare la trasformazione dell’area in una discarica a cielo aperto che mortifica il territorio e le aziende che vi lavorano”.


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