05 Ottobre 2012, 17:51
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PALERMO – Tra malori fisici e insoddisfazione dei lavoratori è terminato l’incontro al ministero dello Sviluppo economico sul futuro dello stabilimento Fiat di Termini Imerese. Con tre certezze: il via libera definitivo al decreto sugli esodati che riguarda circa 600 lavoratori del sito siciliano, l’uscita di scena definitiva della Dr Motor e la data del prossimo incontro, il 9 ottobre. Ma il nodo più importante, ossia quello della industrializzazione dell’area di Termini Imerese, non è ancora stato sciolto. “Si sono fatti dei passi avanti – dichiara Roberto Mastrosimone della Fiom Cgil – ma la mancanza di prospettive per il futuro dello stabilimento ci sconforta”. “Ad oggi non c’è alcuna certezza sul futuro del sito industriale e dei lavoratori – commentano Armando Zanotti, segretario provinciale Cisl Palermo, e Giovanni Scavuzzo, segretario Fim Cisl – e questo non è più accettabile dopo oltre un anno di incontri e tavoli ministeriali. Il ministero ha fatto sapere che entro l’anno valuterà alcune proposte imprenditoriali, ma non vogliamo che si ripeta il caso Di Risio”.
Le preoccupazioni espresse dagli operai metalmeccanici si concentrano proprio sulla mancanza di un piano industriale e dalle promesse. Il fallimento delle trattative con Dr Motor e il mancato interessamento da parte di altre aziende a rilevare il sito industriale, getta un’ombra ancora più oscura sul futuro degli operai Fiat di Termini. Le tute blu dell’indotto e dello stabilimento si aspettavano per oggi delle risposte concrete. Una giornata che per i 2.200 operai doveva essere conclusiva di un percorso iniziato tre anni fa, ma che ha portato a risultati parziali. “Dopo tre anni di trattative, anche oggi, abbiamo sentito le solite chiacchiere – dichiara Mastrosimone – siamo molto delusi e arrabbiati sembra non si riesca a partorire nessuna soluzione”.
Al tavolo ministeriale ha partecipato, per la Regione siciliana, Salvatore Cianciolo, responsabile della task force lavoro e occupazione della Presidenza, che ha detto: “Abbiamo registrato l’impegno del governo ad esitare al più presto l’annunciato decreto per i cosiddetti lavoratori esodati. Il nodo più importante resta però quello della industrializzazione dell’area di Termini Imerese”.
Intanto sono stati convocati altri due appuntamenti sempre con i ministeri interessati alla materia: il primo, martedì 9 ottobre vedrà la Regione siciliana e il ministero del lavoro impegnati sui termini della cassa integrazione per il 2012 che varrà anche per il 2013; il secondo, giovedì 11 ottobre, sarà dedicato nuovamente ai lavoratori dell’indotto dell’ex Fiat. E fra i due incontri ne è previsto un terzo: ”Il 10 ottobre – dice il responsabile auto della Fiom, Giorgio Airaudo – ci sarà un faccia a faccia dedicato all’azienda dell’indotto Lear, attiva nella produzione di sedili per auto, che ha già aperto le procedure di licenziamento per 155 dipendenti, per cui si chiede la sospensione”. Ma non è l’unico appuntamento: “Il 15 ottobre – continua Airaudo – ci sarà una riunione relativa a tutte e sei le aziende dell’indotto e se non c’è una soluzione per tutti i lavoratori dello stabilimento, per noi ritorna in ballo la Fiat”.
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05 Ottobre 2012, 17:51