Ex Pip di nuovo in piazza| “Ecco il parere dell’Avvocatura”

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07 Maggio 2013, 20:53

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PALERMO – Gli ex Pip tornano in piazza. Dalle scene di giubilo sotto l’Ars, in occasione della maratona per il bilancio, alle proteste davanti Palazzo d’Orleans il passo è stato breve: è bastato scoprire, infatti, che ai lavoratori verranno corrisposti solo 620 euro al mese e non 833 come precedentemente annunciato per animare nuovamente la protesta.

Questa mattina un centinaio di dipendenti della Social Trinacria, a cui verrà corrisposto un assegno di sostegno e per i quali partiranno a breve i licenziamenti, si sono ritrovati a piazza Indipendenza chiedendo di incontrare il governatore Crocetta. Un sit in improvvisato, che in breve tempo ha paralizzato il traffico e costretto le forze dell’ordine a presidiare la piazza in tenuta antisommossa specie alla luce dell’ultimo scontro che ha visto un militare perfino sparare per aria.

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“Appena sono stato avvertito mi sono recato subito lì per calmarli – dice il consigliere comunale di Palermo Mimmo Russo – convincendoli a chiedere un incontro al Prefetto perché convochi immediatamente un tavolo con il governatore e il sindaco Orlando. Va fatta subito chiarezza sull’emendamento e tengo a precisare che i soldi verranno attinti dai fondi Pac, ovvero quelli europei”. Dalla Regione, però, per il momento arrivano risposte negative: una delegazione di lavoratori sarà ricevuta solo dopo il 15 maggio, ovvero dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale della manovra, mentre è saltato il tavolo tra Social Trinacria e sindacati per i licenziamenti. Ma c’è di più.

“In queste ore – spiega Russo – stanno venendo fuori alcuni documenti interessanti, come la delibera dell’allora giunta Lombardo, che incaricava Sviluppo Italia Sicilia di accompagnare i lavoratori alla creazione dell’impresa, e soprattutto un parere dell’Avvocatura, chiesto dalla Regione e datato 26 ottobre, che certifica come non ci sia mai stato nulla di illegale, che i dipendenti andavano contrattualizzati e che il fondo doveva essere gestito dalla Regione. Insomma, va fatta chiarezza soprattutto perché adesso si rischia una pioggia di ricorsi e vertenze che metteranno in ginocchio l’amministrazione”.

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07 Maggio 2013, 20:53

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