Ex Province, accordo Stato-Regione | “Entro giugno 100 milioni di euro”

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08 Maggio 2019, 19:14

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PALERMO – La trasfusione che salva il malato gravissimo chiamato ex Province da un decesso certo è arrivata. L’accordo tra Stato e Regione dopo una trattativa al ministero dell’Economia è arrivata a chiusura e porta una immediata boccata d’ossigeno a Città metropolitane e Liberi consorzi. E seppur si tratta di una soluzione tampone che provocherà prevedibili polemiche, il governo regionale per il momento esulta nel presentare l’intesa. “Poniamo fine alla lunga agonia delle Province in Sicilia. Dopo mesi di estenuante confronto con il governo nazionale siamo riusciti a ottenere il miglior risultato possibile, in questo contesto di emergenza. Le Province siciliane potranno disporre, entro giugno, di ulteriori cento milioni di euro, per spesa corrente, in aggiunta ai 102 milioni già erogati dalla Regione il mese scorso. Abbiamo anche ottenuto l’inserimento di deroghe normative all’approvazione dei bilanci e dei rendiconti. Dunque, le Province potranno approvare gli strumenti contabili e, quindi, rimettere in moto la macchina degli investimenti. Inoltre, secondo la nostra proposta, approvata già dalla Commissione Bilancio dell’Ars, gli enti intermedi potranno disporre di altri cinquecento milioni di euro ottenuti nell’accordo che abbiamo firmato col ministro Tria nel dicembre scorso e destinati ad opere pubbliche”. Lo dichiara, in una nota, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.

“L’intesa di oggi col governo nazionale – prosegue il governatore – prevede, ancora, che con le nuove norme di attuazione in materia finanziaria e con la prossima Legge di bilancio dello Stato, la finanza locale passerà alla Regione e sarà finalmente adeguato al resto d’Italia il meccanismo del prelievo forzoso delle Province. Infine, abbiamo chiesto e ottenuto da Roma che i 140 milioni che la Regione anticipa per le Province, prelevandoli dal Fondo di sviluppo e coesione, saranno rifinanziati nell’ambito della futura programmazione 2021-2027. Un sacrificio che il governo regionale compie con convinzione per ridare finalmente alle ex Province dignità istituzionale e ruolo nello sviluppo del territorio”.

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L’accordo è stato raggiunto dal ministro dell’Economia e delle finanze, dal ministro per il Sud e dal presidente della Regione siciliana. I fondi che permetteranno alle ex Province di scongiurare il default e di approvare i bilanci attingeranno dunque dal Fondo di sviluppo e coesione, programmazione 2014-2020. Alla Regione è attribuito un importo di 10 milioni di euro per l’anno 2019 a titolo di riduzione del contributo alla finanza pubblica. L’accordo regola la questione “nelle more dell’entrata in vigore, concordata per il settembre 2019, delle nuove norme di attuazione che sostituiranno quelle del 1965″. L’accordo contempla anche le norme di tipo ordinamentale sollecitate dall’Anci che agevoleranno l’approvazione dei bilanci: le ex Province siciliane potranno approvare il rendiconto della gestione degli esercizi 2018 e precedenti, anche se il relativo bilancio di previsione non è stato deliberato, e potranno predisporre un bilancio di previsione solo annuale (e non triennale) per l’esercizio 2019.

> Leggi le reazioni all’accordo

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08 Maggio 2019, 19:14

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