Ex Provincia senza soldi| Ancora fermi i servizi per disabili

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19 Aprile 2016, 18:51

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PALERMO – “I miei figli sono sordi, il più piccolo ha la rarissima sindrome di Barakat e dallo scorso 21 dicembre non sono più garantiti i servizi pomeridiani come lo sviluppo del linguaggio e quello motorio. Abbiamo presentato un’istanza alla Provincia: se entro un mese non ripartiranno le attività, adiremo alle vie legali”. Giuseppa Stinco, 32 anni, è una delle mamme che da mesi protestano per lo stop ai servizi del centro Padre Annibale Maria di Francia di Palermo: un istituto dei Padri Rogazionisti che per decenni ha garantito l’assistenza alle famiglie dei bambini più in difficoltà ma che adesso rischia di chiudere.

Il problema è che l’ex Provincia, che dovrebbe pagare le rette, non ha più soldi per le attività pomeridiane. A maggio, inoltre, il problema potrebbe ripresentarsi anche per quelle mattutine, ossia le così dette curriculari. “Aspettiamo ancora 19 milioni del 2015 – dice il commissario Manlio Munafò – non vogliamo interrompere i servizi, ma nulla è cambiato rispetto a prima. Stiamo cercando ogni possibile soluzione”.

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Ad aver presentato istanza sono finora un centinaio di famiglie e il rischio è che la questione finisca nei tribunali. “E’ deplorevole che un servizio così importante per i ragazzi venga fermato così bruscamente – dice Angelo Barranca, segretario Cisal Attività Sociali – Munafò ha denunciato a più riprese l’interruzione dei servizi per mancanza di fondi e la politica non gli ha dato risposte certe. Chi è responsabile deve rendersi conto dei danni che sta provocando”. “L’idea di queste famiglie è di rivolgersi a uno studio legale per poi ricorrere al Tar – dice l’avvocato Tommaso Di Gesaro dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti – senza il supporto necessario, rischiano di perdere l’anno scolastico. La Provincia deve garantire il diritto allo studio”.

 

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19 Aprile 2016, 18:51

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