04 Luglio 2015, 10:35
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MILANO – All’interno del cluster Biomediterraneo dell’Expo si è tenuto un iftar (il pasto serale consumato dai musulmani per interrompere il loro digiuno quotidiano durante il mese islamico del Ramadan) in segno di solidarietà per le vittime del terrorismo. Un’iniziativa “in nome della pace tra i popoli, della solidarietà e del dialogo tra le religioni che si concentrerà simbolicamente intorno al momento della rottura del digiuno giornaliero durante il mese di Ramadan”, fa sapere il vicepresidente della Coreis, la Comunità Religiosa Islamica Italiana, e imam della moschea al-Wahid di Milano, Yahya Pallavicini. A intervenire, oltre al Commissario Unico delegato del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala, il Commissario Generale di Expo Milano 2015, Bruno Antonio Pasquino e i rappresentanti dei Paesi più particolarmente colpiti dagli attacchi terroristici della scorsa settimana: Tunisia, Francia e Kuwait.
“Si tratta di un’occasione importante in cui EXPO manifesta una doppia sensibilità”, scrive Pallavicini in una nota. ”Il rispetto e l’attenzione nei confronti delle espressioni sacrali autentiche della religione islamica e la solidarietà verso le vittime e verso quei Paesi, anche a maggioranza islamica, che hanno subito la follia ingiustificabile della violenza terroristica da parte di coloro che vorrebbero strumentalizzare la vera religione per fini ideologici e di potere completamente estranei a qualsiasi sensibilità religiosa”.
“Il Cluster Biomediterraneo – dice Dario Cartabellotta, dirigente regionale ed ex assessore all’Agricoltura – è il luogo privilegiato dell’integrazione mediterranea e della promozione delle identità della Sicilia: innovazione geopolitica di expo 2015 e che si sta caratterizzando per la capacità di incrociare popoli, civiltà e culture”.
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04 Luglio 2015, 10:35