21 Ottobre 2010, 17:49
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(pol.) Adesso i comunisti (ex, post, fu, o presunti tali) lo intervistano e lo vezzeggiano. Una volta non era così. Fabio Granata ricorderà perfettamente quell’infuocata assemblea in un liceo palermitano. Si discuteva di revisionismo, destra e storia, i giovani di sinistra si infiltrarono e nacque un parapiglia, concluso con la fuga del medesimo. Un ragazzo denunciò: “Granata mi ha mostrato il dito medio”. Considerato il personaggio, vi pare plausibile? Erano altri tempi. I suoi ammiratori sussurravano negli angoli: “Fabio è un vero fascista”. Un fascista democratico – intendevano – per quanto l’accostamento sembri risibile. Uno passato attraverso il lavacro democratico di Fiuggi, capace tuttavia di conservare mascellone e carisma.
Il mondo si capovolge. Fabio è la star del “Fatto”, il giornale più sovietico che c’è. Riflessioni sul blog e interviste a tignitè. L’ultima stamattina. Titolone: “Un errore il sì al Lodo e basta con il Pdl”. Alcuni passaggi. Berlusconi parla di accordo. “Ha frainteso”. Poi: “Non difenderemo nessuno dalle inchieste sulla Cricca”. E la federazione con il Pdl? “Io non ci penso nemmeno per sogno”. Ricongiungimento finale a sopresa tra destri e sinistri. “Sosteniamo con convinzione la legge anti-corruzione proposta da Il Fatto”. Il mondo si è proprio capovolto. A quando Vendola direttore di “Libero”?
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21 Ottobre 2010, 17:49