"Facciamo luce sul teatro" Must Musco simbolicamente aperto per una sera - Live Sicilia

“Facciamo luce sul teatro” Must Musco simbolicamente aperto per una sera

Ieri la protesta dei lavoratori del comparto.

Accendono le luci e aprono gli ingressi, simbolicamente e per una sera, i teatri. L’appuntamento nel capoluogo etneo ha avuto luogo davanti al teatro Must Musco in via Umberto ieri sera.

La manifestazione

La manifestazione, promossa da UNITA (Unzione Nazionale Interpreti e Audiovisivi), vede coinvolti, anche, l’associazione Nora 3.0, la Casa di Creta, il teatro Argentum Potabile e tre passi dalle ragazze.

“Servono risposte”

Giuseppe Di Pasquale, Direttore Artistico del Must Musco, spiega così le ragioni della mobilitazione. “Uno Stato senza cultura è uno Stato senza civiltà. Abbiamo bisogno di risposte immediate da parte degli organi competenti – dice Di Pasquale – la situazione del comparto è disastrosa. Da un anno i teatri, in tutta Italia, sono chiusi e questo ha creato una “ferita” talmente profonda che ci vorrà molto tempo per rimarginarsi. L’esempio più semplice? Quello che con la chiusura il, nostro, pubblico si è allontanato. Ritornerà sicuramente a riempire le sale, ma ci vorrà del tempo”.

Un anno di crisi

Sulla stessa lunghezza d’onda Valeria Contadino, presidente del teatro Must Musco.

“Chiediamo, a distanza di un anno dal primo lockdown, soluzioni che garantirebbero una continuità al comparto dello spettacolo che rappresenta la volontà di chi crede nell’arte come libero strumento di crescita, formazione e confronto”.

Con l’emergenza da Coronavirus da marzo 2020 sono state sospese tutte le attività con apertura al pubblico e tutti i luoghi dove si faceva “cultura”.

Teatri e cinema sono stati colpiti in pieno dalla restrizioni dovute alla pandemia da Covid-19.

Antonella Caldarella e Steve Cable sono i fondatori del teatro La Casa di Creta e Argentum Potabile commentano così.

“Nessuno parla del teatro! Come se non esistesse e di conseguenza non esistessero i lavoratori dello spettacolo che vivono economicamente e spiritualmente dell’arte del palcoscenico – dicono Cable e Caldarella – i ragazzi, gli allievi, la gente comune ci chiede come mai non riaprono i teatri, come se noi avessimo la risposta. Noi, tutti, ci chiediamo perché le chiese e tutti i luoghi di culto sono aperti al pubblico e la gente può andare ad assistere alle funzioni mentre è vietato sedersi in una platea di un teatro o di una sala cinematografica”.

L’assessore alla cultura

L’assessore alla cultura e ai grandi eventi del comune etneo, Barbara Mirabella, è intervenuta sull’immediata apertura dei luoghi della cultura cominciando, subito, dai prossimi weekend.

“ Parte dalle città la richiesta di costituire un Tavolo consultivo permanente con il Ministero della Cultura e con un sottosegretario con delega ai rapporti tra l’Anci e tutti gli enti locali per la riapertura dei luoghi della cultura – scrive Barbara Mirabella – questa è la richiesta, avanzata al governo, degli assessori alla Cultura delle grandi città che si sono incontrati per fare il punto sul comparto e presentare proposte di ripartenza condivise e garantendo l’apertura dei luoghi, cinema e teatri, nei fine settimana e nel rispetto delle norme antiCovid”.


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