Facebook compie 10 anni | Le 10 regole per sopravvivere

04 Febbraio 2014, 08:35

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Chi di noi non è stato cambiato dal ‘faccia-libro’? Chi scrive ha messo a punto un decalogo per non devastare gli altri e non essere devastati dall’uso intensivo. Aggiungete le vostre regole, se vi va.

1. Evitare, dopo un’accesa discussione, di spegnere il computer e cercare un’arma impropria, qualsiasi arma impropria, per dialogare dal vivo col feisbucante che ti ha appena fatto fare una figura di melma, dimostrando agli altri e a te quanto tu sia effettivamente cretino.

2. Non scrivere frasi del tipo: “Ho il mal di pancia, chi mi aiuta?”, oppure denunciare uno stato d’animo tetro in cerca di conforto. Apparentemente sono tutti con te, con faccine e cuoricini. In realtà, ti odiano. Si va su fb per ricevere consolazione, non per consolare.

3. Non mettere foto ritoccate o scatti ringiovanenti della prima comunione. Tu sei quello con la panza, le borse sotto gli occhi e l’alitosi (che almeno al pc non si sente). Non barare.

4. Evitare di cancellare con un atto d’imperio gli amici, solo perché ti sfottono nell’occasione della sconfitta della squadra del cuore.

5. Corollario. Non parlare di calcio. Mai.

6. Se la compagna dell’asilo, brufolosa e con un girovita da pachiderma, è diventata bellissima, non farle capire mai quanto fosse oscena prima e bona adesso, con frasi allusive o con una improvvisa attenzione, dopo secoli di oblio. Ps. Il termine ‘bona’ proviene dal secolo scorso, ma non veniva in mente nulla di meglio.

7. Le citazioni rompono, specialmente se banali. Per esempio: “Oggi c’è il sole (cit)”. C’è gente che lo legge e viene presa dalle convulsioni.

8. Visto che c’è il sole, perché non andarlo a vedere in diretta, sul balcone, piuttosto che ammirarlo in fotografia?

9. Diffidare delle ragazze che non mettono la foto. O sono brutte o sono pazze. (questa non è mia, ma l’ho sentita. Inserita come contributo).

10. Diffidare con moderazione delle cose che si leggono. Per quanto sembri strano, fuori c’ ancora un mondo da verificare. (rp)