14 Novembre 2012, 23:55
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PALERMO – Laurea in bilico per 400 studenti di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Palermo. Al centro della questione l’inserimento, all’interno del calendario, di una sessione di laurea ad ottobre, richiesta dagli studenti per potersi iscrivere in tempo ai corsi di laurea magistrale a numero chiuso. Questa modifica apportata un anno fa al calendario e la conseguente cancellazione della sessione che fino a quel momento veniva svolta nel mese di dicembre, ha però preso alla sprovvista gli studenti, che avevano programmato di indossare la corona d’alloro proprio in quel mese.
“La sessione era inserita addirittura nel cronoprogramma della facoltà” ha detto Fausto Melluso, senatore accademico. “Sul sito internet della facoltà – ha spiegato Susanna Volpe, studentessa di un corso di laurea triennale – veniva chiesto ai laureandi di pagare le tasse entro il 20 settembre. Un messaggio che poi è stato sostituito da un altro: ‘Qualunque testo in una pagina web, se non accompagnato da una delibera firmata dal senato accademico o dal consiglio di facoltà, rimane un mucchio di parole al vento'”. Susanna Volpe ha superato il test di ingresso per accedere ad un corso di laurea specialistica dell’Università La Sapienza di Roma. Se non si laureerà entro dicembre rischia di perdere la borsa di studio, ma soprattutto il suo posto nella graduatoria degli ammessi. “Anziché prepararmi per la laurea sto cercando di capire da giorni cosa sarà del mio futuro, di ottenere quello che mi spetta di diritto” ha aggiunto. Ma altri studenti come lei rischiano di veder svanire la possibilità di accedere ai corsi di altri atenei, anche oltre lo Stretto.
“Nell’ordine del giorno dell’ultima seduta del Senato Accademico è stato inserito l’invito, da parte della segreteria verso tutte le facoltà, a non prevedere ulteriori sessioni di laurea a dicembre per altri oneri che gli uffici erano obbligati a sostenere – ha spiegato ancora Melluso -. In Senato però ha prevalso una linea diversa, più ragionevole: la congestione delle segreteria non può determinare la contrazione dei diritti degli studenti”.
Così lo stesso Senato Accademico aveva chiarito, con un provvedimento, come sarebbe stato possibile laurearsi a dicembre per gli studenti iscritti ai corsi di laurea magistrale e magistrale a ciclo unico, mentre gli studenti della triennale avrebbero sostenuto l’esame di laurea a gennaio. Una questione che sarebbe scaturita solo dopo la sessione di ottobre, ormai a ridosso del mese di dicembre. Si esprime così il preside di Lettere, Mario Giacomarra, che ieri si è confrontato con un gruppo di studenti nella sede della direzione delle segreterie dell’ateneo: “Intendiamo garantire l possibilità di laurearsi entro la fine di dicembre – ha rassicurato – a quanti dimostreranno, con apposita documentazione, di correre il rischio di non poter sostenere il corso di laurea specialistica altrove”.
Anche il Pro Rettore Vito Ferro ha confermato “per gli studenti della triennale che presenteranno istanza, la possibilità di laurearsi a dicembre”, affermando però che le segreterie hanno dato comunicazione soltanto “del lavoro svolto fino ad oggi” e che non esiste nessuna richiesta di sospensione della sessione di laurea di dicembre. “Non possiamo calendarizzare le sessioni rispetto a quanto avviene negli altri atenei. Sono pochi gli studenti che dovranno andare altrove – ha concluso Ferro – e se questa esigenza non è diffusa, è normale che il Senato operi nell’interesse dell’ateneo”.
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