30 Giugno 2016, 13:39
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TRAPANI – Daniele Faggiano ribadisce le intenzioni svelate nei giorni scorsi. Il Trapani ripartire dalla finale playoff, persa contro il Pescara, ma senza fare voli pindarici. E il direttore sportivo granata sostiene ancora una volta che la salvezza sia la base da cui ripartire nella stagione, che tra qualche giorno ripartirà con il ritiro di Spiazzo: “Noi abbiamo delle potenzialità, Morace è l’unico che può tenere la squadra a certi livelli ma senza aspettarci chissà cosa. Non sto mettendo le mani avanti, ma devo parlare in maniera specifica per evitare che qualcuno interpreti male le mie parole, ed è già accaduto. L’obiettivo del Trapani per la stagione 2016/2017 è la salvezza, e non lo dico per nasconderci. Guardate alcune squadre che in passato hanno fatto i playoff: sono andate ai playout negli anni successivi, o addirittura sono retrocesse. Dobbiamo restare uniti e compatti, anche se devo dirvi che la voglia e l’entusiasmo di fare meglio c’è, da parte mia e da parte della città. Ma dobbiamo stare attenti al nostro obiettivo, che è la salvezza, prenderla con tutte le forze e vedere cosa succede. Io sono e resto ambizioso, ma mi piace stare in mezzo a gente perbene ed è il motivo per cui sono qui. Può succedere che si possano ancora perdere 3-4 partite di fila, non voglio che accada ma non posso escluderlo. La cosa più importante è restare coesi”.
Proprio la voglia di ripartire dopo una delusione cocente ha spinto Faggiano a restare a Trapani per lavorare, e per mantenere anche il feeling, sempre crescente, con la piazza: “Io sono arrivato qui l’ultimo anno di Lega Pro e ho potuto sempre lavorare nel migliore dei modi. Adesso vado a Milano a operare per il calciomercato, e con chiunque parlo arrivano complimenti per la piazza, per il tifo, per la società che si è costruita nel tempo. Mi ha dato grande amarezza tornare a Trapani dopo la sconfitta con il Pescara, proprio per il dispiacere che abbiamo dato alla gente. In caso di promozione sarebbe stata la promozione di tutti, dei giornalisti, mia, dei giocatori e di tutto l’ambiente. Ho anche pensato di farmi da parte per un po’, in modo anche da lasciare un buon ricordo di me a Trapani. Ho dato la parola al Comandante Morace, avevo ricevuto alcune chiamate da squadre di cui non posso fare il nome, ma ormai non potevo più andare via, c’è un mercato da organizzare e da portare avanti. Se queste chiamate fossero arrivate prima, potrei averci pensato un po’ di più.”.
Non si può non parlare della costruzione della rosa per la prossima stagione, partita con le conferme importanti di Citro, Coronado e Petkovic ma anche con gli ingaggi di Fornito e Legittimo. Giocatori che sanno di doversi ritagliare il proprio spazio, con l’intenzione di sfondare ma senza perdere l’obiettivo di far bene in una piazza appassionata e da non prendere in giro, come sostiene Faggiano: “Tante volte a gennaio o a giugno vuoi comprare un giocatore e non ci riesci, anche perchè non riesci a pagarli. Ma fino a quando a Trapani ci sarà Morace tratteremo i giocatori come dipendenti, anzi come operai di una società, e li pagheremo sempre in tempo. Il calciatore, il dirigente, l’allenatore sono tutti dei professionisti, ma la linea tra professionisti e mercenario è molto sottile: se un giocatore va male per un anno, dobbiamo cacciarlo così come dobbiamo sperare di tenerlo se va bene. I calciatori fanno certe scelte piuttosto che altre, io conosco le loro ambizioni e non tarpo le ali a nessuno. Chi vuole restare, deve farlo con entusiasmo, vale per quelli che abbiamo attualmente così come per Fornito e Legittimo che sono appena arrivati: devono essere considerati i più forti della categoria e devono venire con voglia. Se rimangono solo perchè gli diamo più soldi di altri, è meglio che stiano a casa.
Alcuni volti nuovi, ma anche un paio di addii. Romano Perticone e Simone Basso hanno chiuso le loro esperienze, diverse tra loro, al Trapani, ma Faggiano spende parole importanti, per il difensore e soprattutto per la bandiera granata: “Mi è dispiaciuto per Perticone, ma ha fatto una scelta e non va considerato un mercenario. E mi è dispiaciuto anche andare da Simone Basso per parlare del suo addio al Trapani, ma per quanto mi riguarda sono pronti ad aprirgli le braccia per accoglierlo nuovamente al Trapani. Se Simone avesse avuto 2-3 anni in più, gli avrei chiesto di far parte dello staff, come osservatore o tecnico del settore giovanile. Simone si è comportato da uomo, non è stato facile andargli a parlare ma se lo è meritato che io ci andassi piuttosto che parlargli al telefono. Sappiate dunque che chi vuole stare a Trapani, deve farlo con l’entusiasmo di arrivare ad un’altra finale”.
C’è anche il capitolo relativo a Gennaro Scognamiglio. Il difensore campano sembra destinato a lasciare Trapani dopo una sola stagione, con grande rammarico da parte di Faggiano che da tempo lo corteggiava prima di riuscire, un anno fa, a fargli indossare la maglia granata: “Gennaro sa quanto sono legato a lui, avrebbe dovuto essere già nostro nel primo anno in cui il Parma ha iniziato a fare le furbate, dovevamo prenderlo in comproprietà con il Palermo, ma loro lo hanno preso e lo hanno girato al Perugia in Lega Pro. Lui sa quanto tenessi a farlo restare. Avrei potuto offrirgli un altro anno di contratto oppure offrirgli qualche soldo in più, ma se non avesse voluto restare qui sarebbe stato tutto inutile”.
A prescindere da Scognamiglio e dagli altri che ripartiranno lontano dalla Sicilia, la rosa del Trapani va costruita e potrebbe non essere pronta per l’inizio del ritiro di Spiazzo. Una realtà di cui Faggiano è consapevole, ma che in alcuni casi esula dalla volontà del direttore sportivo: “Quest’anno sarà molto complicato avere la rosa al completo per la partenza del ritiro, com’è invece successo l’anno scorso. Dovremo anche capire cosa vorrà fare la Sampdoria con Eramo, aspetto risposte da giorni ma prima avevano alcune priorità di risolvere, nel frattempo è cambiato anche l’allenatore, quindi non ci sono novità su questo piano. Vedremo, se son rose, fioriranno. Poi abbiamo tutta una serie di giocatori che abbiamo ceduto in prestito, come Feola, Nadarevic, Marcone, Curiale e altri, tutti contratti di giocatori che abbiamo dovuto mandare in prestito per abbassare i costi, seguendo la filosofia del Trapani, così come per altri contratti la cui base era alta e che abbiamo così spalmato su due anni. Noi non dobbiamo vendere nessuno ma il budget è sempre risicato, abbiamo fatto i riscatti che dovevamo fare, non potevamo fare quello di Nicolas. Non pensate, però, che se vendiamo dobbiamo per forza comprare. Potremo provare a prendere un esterno destro in modo da mettere Fazio al centro della difesa, dove ha sempre giocato”.
Si è parlato anche di una presunta richiesta di maggiori compiti da parte di Faggiano nell’orbita Trapani, ma il direttore conferma di avere già la fiducia e l’appoggio, entrambi incondizionati da parte della proprietà: “Non c’è bisogno di chiedere carta bianca, sapete che io mi prendo tante responsabilità che esulano dal ruolo di direttore sportivo, perchè questa è una famiglia. Ci sentiamo sempre con il Comandante e con la moglie, l’unica cosa certa è che possiamo migliorare. Stiamo cercando di fare una quadratura del cerchio ed essere più organizzati, in modo da migliorare ancora. Ma sicuramente non voglio carta bianca nella ricerca e nell’ingaggio di determinati soggetti, i quali devono comunque andare d’accordo con la società, e non è semplice. Bisogna trovare qualcuno che sa determinate situazioni e si adatti ad esse. Io non ho poteri di firma e non li voglio, non c’è niente di nascosto in questa società”.
Si parla anche dei due volti nuovi, ovvero Giuseppe Fornito e Matteo Legittimo: “Fornito può giocare da trequartista, da mezzala e può fare anche da vice a Scozzarella, credo che abbia le qualità per giocare davanti la difesa. Legittimo ha un gran sinistro, doveva esplodere già da qualche anno ma ci ha messo un po’ di tempo. L’anno scorso ha giocato nella difesa a 4 come terzino sinistro, ma so che preferisce giocare nella difesa a 3 come centrale, o comunque da esterno alto in un centrocampo a 5. Vi dico solo che Fornito piaceva a più di dieci squadre di Lega Pro, proviene dal Napoli ed è un ’94 molto interessante, speriamo che ci faccia vedere qualcosa di interessante”.
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30 Giugno 2016, 13:39