06 Febbraio 2019, 15:26
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PALERMO – Il fiume Oreto fa un passo indietro e conclude il concorso Fai “I luoghi del cuore” al secondo posto, aggiudicandosi un premio da 40mila euro e mettendo un’ipoteca su altri 5.000 aggiuntivi. Dopo la classifica provvisoria dell’1 dicembre scorso, che vedeva il corso d’acqua palermitano al primo posto incontrastato per i voti online, oggi sul sito del Fondo ambiente italiano è stata pubblicata la classifica definitiva: il computo totale dei voti scritti e online ha ribaltato il verdetto, e l’area naturale di Monte Pisano, in provincia di Pisa, si è aggiudicata i 50mila euro del primo premio con 144.670 voti; l’Oreto invece chiude a 83.138.
Negli scorsi mesi, il fiume più noto di Palermo era stato oggetto di una lunga e capillare campagna di promozione e sensibilizzazione sulle problematiche che lo affliggono dalla sorgente alla foce. Istituzioni, volontari e privati avevano unito le forze per raggiungere la vetta della classifica; in testa i due comitati promotori ufficiali dell’iniziativa, “Salviamo l’Oreto” e “Monreale per il fiume Oreto”. Campagna che aveva portato il corso d’acqua ad avere la possibilità di portare a Palermo non soltanto il primo premio, ma anche i 5.000 euro aggiuntivi destinati ai “luoghi del cuore” con un numero di voti superiore a 50mila. Con il secondo posto ufficiale, dunque, il premio si riduce di 10mila euro. Ma occorrerà la pianificazione: “Il FAI interverrà a favore dei primi tre luoghi maggiormente votati – si legge nel regolamento del concorso – sulla base di specifici progetti di azione, che dovranno essere presentati al FAI entro sei mesi dall’annuncio dei risultati definitivi e subordinati all’approvazione della Fondazione”.
Gli obbiettivi dei promotori dell’iniziativa non sono mai stati legati unicamente al risultato finale: “Vogliamo arrivare preparati alla vittoria del FAI, se l’Oreto dovesse vincere, e avere le forze giuste per continuare ugualmente se dovessimo perdere”, aveva detto Igor D’India, videomaker e volto della campagna pro Oreto, in occasione dell’uscita della classifica provvisoria. Il prossimo passo sarà uniformare la moltitudine di soggetti pubblici e privati coinvolti nel progetto di rinascita del fiume, e il premio del Fai dovrebbe essere solo l’inizio di una serie di interventi auspicati dalla “rete” che ha a cuore la causa. “Sono molto contento di questo primo risultato che abbiamo raggiunto tutti insieme – commenta D’India -. È un segnale molto importante che ha dimostrato che Palermo vuole riavvicinarsi al fiume Oreto dopo anni di distacco. Ora però è necessario fare subito un altro piccolo passo avanti per onorare gli sforzi compiuti fin qui: intervenire per il recupero di un breve tratto del fiume da restituire alla cittadinanza. Il tempo di parlare è finito – conclude -, se le istituzioni e le associazioni cominceranno davvero a lavorare assieme per raggiungere questo secondo obiettivo in tempi brevi, si preparerà il terreno per le sfide più impegnative che ci aspettano”.
Tra i possibili utilizzi dei 45mila euro c’è un progetto di riqualificazione della foce, raccontato da Live Sicilia, che coinvolge un gruppo di universitari di Palermo e per il quale non mancherebbero le competenze a livello locale e internazionale. Sono ancora in evoluzione anche le operazioni per il “parco locale intercomunale urbano sull’asse fluviale Oreto”, iniziativa sostenuta all’Ars da Marianna Caronia con un disegno di legge che la deputata ribadisce essere “pronto, ma vincolato ai tempi della Finanziaria”.
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06 Febbraio 2019, 15:26