“Falcone temeva i contatti|tra mafia e 007 stranieri”

di

17 Gennaio 2010, 13:03

1 min di lettura

Intervistato da Sky Tg 24, l’ex ministro democristiano Calogero Mannino ha raccontato di quando incontrò il giudice Giovanni Falcone alla fine di settembre del 1991. “Mi disse – ha rivelato Mannino – che era preoccupato per le possibili convergenze tra Cosa nostra e servizi segreti non italiani, che avrebbero provocato uno scossone, un terremoto nel paese”.

L’ex ministro, assolto il 14 maggio in Cassazione dalle accuse di concorso esterno in associazione mafiosa, dopo un processo durato 17 anni, ha quindi raccontato che quella con Falcone fu “una conversazione privata, che si ripetè alla presenza di Peppino Gargani”.
Al microfono della giornalista Maria Latella, Mannino ha poi precisato come informò “di quel colloquio l’allora con il presidente della Repubblica Francesco Cossiga, il presidente del Consiglio Giulio Andreotti e  il capo della polizia Vincenzo Parisi. Fui ascoltato – detto Mannino – ma nessuno era in grado di valutare quell’intuizione di Falcone”.

Articoli Correlati

L’ex ministro, adesso deputato nazionale dell’Udc, ha anche aggiunto che fu proprio il magistrato ucciso a Capaci il 23 maggio del 1992 a sollecitarlo ad accettare l’incarico di commissario della Dc in Sicilia: “Mi disse – ha detto – che era importante che i partiti politici non si dividessero e facessero contro la mafia quello che avevano fatto contro il terrorismo”.

Pubblicato il

17 Gennaio 2010, 13:03

Condividi sui social