"Falsi incidenti e soldi facili" | Quegli automobilisti compiacenti - Live Sicilia

“Falsi incidenti e soldi facili” | Quegli automobilisti compiacenti

L'inchiesta sfociata ieri in undici arresti a Partinico svela l'esistenza di una rete di automobilisti attratti dai guadagni facili. Gli indagati sono in tutto quarantacinque. Ecco i nomi.

OPERAZIONE CRASH PHANTOM
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PALERMO – C’erano gli organizzatori della truffa, quelli che studiavano a tavolino false, ma convincenti, dinamiche di incidenti stradali, periti e avvocati compiacenti. E c’erano soprattutto una sfilza di automobilisti e motociclisti attratti dalla possibilità di fare soldi facili. Senza neppure sporcarsi le mani. Semplicemente consegnando nella mani “giuste” un numero di targa.

E così l’elenco degli indagati dell’inchiesta sugli “incidenti fantasma” comprende le undici persone finite agli arresti, le dieci per le quali è scattato il divieto di dimora, e i 24 automobilisti per un totale di 45 persone sotto inchiesta. E potevano essere molte di più, visto che negli ottantadue incidenti taroccati c’è lo zampino, più o meno grave, di 110 persone. Alla fine della scrematura sotto indagine sono finite solo le persone che, come vengono definite dal pubblico ministero Calogero Ferarra, hanno “ripetutamente e sistematicamente” partecipato agli imbrogli.

Al vertice del gruppo che operava fra Partinico, Balestrate, Trappeto e Borgetto ci sarebbe Vincenzo Nobile. Accanto a lui, i suoi più stretti collaboratori: Giuseppe Marino, Francesco Marrocco, la moglie Provvidenza Saputo e Carmela Mattina. E poi gli avvocati Ennio Cipolla e Rosalba Marchione. Ed ancora i periti liquidatori Antonino La Mantia, Stefano Fedele, Umberto Li Vecchi, Fabio Orlando, Leopoldo Buda De Cesare, Antonino Fedele.

Il loro “lavoro” sarebbe stato vano, però, senza la “collaborazione” di una sfilza di automobilisti: Roberto Fiorentino, Agatino Bommarito, Ciro Pellegrino, Giuseppe Sgroi, Salvatore Cassarà, Giovanbattista Saputo, Rosalia Ingrao, Laura Pizzo, Anna Maria Vitale, Lucilla Bortolini, Sabrina Scaparra, Giovanna Nobile, Rosa Caronna, Alessandro Butera, Natale Butera, Michele Di Maria, Fabrizio Dell’Aira, Graziella Nobile, Filippo Rappa, Rosalia Rappa, Paola Vaccaro, Filippo Tafarella, Francesco Autovino, Jolanda Grzadzil, Francesco Vitale, Filippo Fabio Vitale, Salvatore Vitale, Maria Tofalenau, Leonardo Tagliavia, Antonino Galati, Angela Durantini, Carola Maria Di Benedetto.

Basta leggere le conversazioni intercettate, dicono gli investigatori dei commissariati di Partinico e Corleone e della Squadra Mobile di Palermo, per capire quanto oliato fosse il sistema. Nobile aveva una soluzione per tutto. A Stefano Fedele che lo chiamava perché “mi serve una… una polizza… debbo fare una cosa”, Nobile chiedeva: “… che compagnia deve essere…”. Aveva un ampio ventaglio di scelte. “Non mi interessa, qualunque compagnia…” ribatteva Fedele.

Erano tutti al corrente che una stessa persona venisse coinvolta in più incidenti. Il record spettava alla Saputo, moglie di Nobile. “… senti mi hanno chiamato della Liguria – raccontava Fedele a Nobile – vogliono mandato tutto il fascicolo di una pratica… quando le fotografie le faccio li ho… quando le prendo da te io che faccio me le stampo, non è che me le metto nell’archivio… questa, quanti incidenti ha avuto questa macchina….. dell’area speciale, o sono loro che stanno facendo indagini…. il nome di Saputo Provvidenza, hanno duemila sinistri con un nome…”.

A volte una stessa persona risultava coinvolta in due incidenti nello stesso giorno. Antonino Fedele: “Ma questi Ingrao, questi che mi hai mandato, già due sinistri nel giro di un giorno?… due sinistri? Quella di Gibellina?”. Nobile: “… eh! E che vuoi? Che hai? Qual é?… Ncà, qual è il problema?…”. Fedele: “… che mi devi portare le denunce”.

Per molti automobilisti Nobile era diventato il bancomat personale di alcuni automobilisti. Come Rosalia Rappa che lo chiamava chiedendo la percentuale di guadagno che le spettava: “Ciao Enzo mi puoi dare la rimanenza dei soldi che mi farebbero comodo in questo momento grazie”. E Nobile rispondeva: “… devi firmare una cosa, che c’è un cosa tuo… siccome a me mi ha chiamato l’avvocato che è una cosa di otto mesi fa”. Rappa: “… e per i soldi quando ci vediamo?”. Nobile: “… in questo minuto ti posso, io ti posso racimolare qualche cosa ma tutti non te li posso dare..dico… a livello di un paio di centinaia di euro te li posso dare però…”.

 


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