Falsi tagliandi per le zone blu | Coinvolto personale regionale

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01 Giugno 2010, 13:10

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Falsi tagliandi per parcheggiare gratis nelle zone blu. I controlli della polizia municipale e dell’Amat hanno scoperto quella che da loro stessi viene definita la “punta di un iceberg”. Un fatto “scandaloso” perché coinvolge anche personale di enti regionali, della Fondazione Federico II ma anche istituti bancari come l’Irfis, l’ex istituto regionale per il finanziamento alle industrie in Sicilia trasformato in banca del gruppo Unicredit. Gli accertamenti hanno portato alla contestazione di 11 abbonamenti falsi mentre su un’altra decina di casi sono ancora in corso delle verifiche. Ma il caso è destinato a crescere coinvolgendo una settantina di tagliandi falsi. Fra questi ci sarebbero anche quelli di normali residenti nelle vie delle zone blu.

“Tra il 4 e il 24 maggio, le squadre degli ausiliari del traffico hanno battuto alcune zone del centro città alla ricerca di falsi tagliandi e abbonamenti per le zone blu – si legge nel comunicato dell’Amat – ai possessori degli undici abbonamenti falsi, rintracciati dalla polizia municipale e invitati a presentarsi sul posto dove avevano parcheggiato l’auto, sono stati notificati i verbali di contestazione. Successivamente gli agenti hanno identificato i proprietari delle auto e sequestrato i titoli contraffatti. Tutti gli atti sono stati inviati alla procura di Palermo”.

“La sistematica attività di controllo degli ausiliari al traffico, con l’apporto determinate della polizia municipale, sta portando i primi frutti nella lotta alla contraffazione degli abbonamenti – dice Mario Bellavista, presidente dell’Amat -. Non daremo tregua a chi truffa l’azienda. Abbiamo già attivato i nostri uffici per le azioni legali”.  L’Amat ha intensificato i controlli pure sui pass residenti e sui “gratta e parcheggia”.

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01 Giugno 2010, 13:10

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