“Faraone è un buon candidato|Ma è prematuro parlarne”

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04 Dicembre 2010, 17:40

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Davide Faraone sarebbe un buon candidato a sindaco di Palermo, ma le scelte vanno fatte insieme. E’ prematuro per adesso portare avanti auto candidature”. Così il segretario regionale del Pd, Giuseppe Lupo, risponde allo “strappo” del consigliere comunale del partito democratico, che oggi ha presentato il suo nuovo progetto politico e si è fatto avanti come futuro primo cittadino di Palermo.

Le primarie sono un mezzo, non un fine per vincere”- continua Lupo, replicando alla richiesta di Faraone di primarie per le amministrative comunali – “Non portiamo avanti facili slogan. Penso sia prematuro parlare delle prossime elezioni (che secondo Faraone potrebbero arrivare in primavera, ndr), evitiamo di dare il calcio di inizio senza che ci sia la palla in campo”.

E’ evidente che la città sia stanca della gestione fallimentare di Cammarata” – continua il numero uno del Pd siciliano – “e anch’io, come Faraone, penso che il partito democratico abbia tutte le carte in regola per potere vincere le prossime amministrative. Penso che la strategia da usare sia un programma politico partecipato, che racchiuda al suo interno anche i movimenti e la società civile, sul modello di quello che fece Rita Borsellino”.

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Ma il consigliere comunale ‘rottamatore’ non ha parlato oggi soltanto della necessità delle primarie. Ha anche criticato fortemente la politica regionale del Pd e l’appoggio incondizionato a Raffaele Lombardo. “Faraone ha appoggiato la scelta dell’appoggio esterno, se adesso ha cambiato idea alla luce delle indagini che hanno investito il governatore siciliano la sua è una posizione legittima che va rispettata” – replica Lupo – “Per quanto mi riguarda posso solo dire che le ragioni politiche che ci hanno spinti a sostenere la giunta sono tutt’ora valide e che comunque abbiamo già chiesto a Lombardo di dare spiegazioni in merito alle indagini”.

Non penso ci sia una questione morale dentro il Pd” – ha concluso – “dovremmo ricordare la lotta alla mafia che il partito, attraverso i suoi rappresentanti, conduce ogni giorno su tutto il territorio siciliano. Parliamo di decine di dirigenti che vengono minacciati per il lavoro che svolgono di contrasto alla criminalità e di cui nessuno parla”.

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04 Dicembre 2010, 17:40

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