27 Ottobre 2009, 11:25
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“Ancora una volta a giudicare dai bilanci consuntivo 2008 e previsionale 2009 che il CdA dell’Amia si appresta nel pomeriggio ad approvare, possiamo ben dire che avevamo ragione, e che l’aumento della Tarsu proposto da Cammarata in aprile e poi scongiurato grazie alla nostra opposizione in Consiglio, sarebbe stato inutile oltreché iniquo per i cittadini”. Lo afferma il capogruppo del Pd al Comune di Palermo, Davide Faraone, a proposito dei conti della ex municipalizzata rifiuti. “L’Amia, infatti – spiega Faraone – durante la gestione di Vincenzo Galioto, aveva perdite di 3 milioni di euro mensili e chiedeva un adeguamento del contratto di servizio di 45 milioni, ragion per cui veniva richiesto l’ulteriore aumento della Tarsu dopo quello già avvenuto nel 2006. Adesso scopriamo che la perdita da 3 milioni al mese, grazie ai tagli su spese inutili e sprechi, è arrivata a 800 mila euro al mese”. Per l’esponente del Pd “appare chiaro che l’Amia è nelle possibilità di trovare da sola le forze per uscire dalle secche delle mala gestione in cui l’avevano precipitata il Sindaco e Vincenzo Galioto, perché tanti sono stati gli sprechi ed ogni adeguamento del contratto di servizio, da questi richiesto, era funzionale a mantenere gli sperperi e lo stesso sistema malato su cui ora indaga la magistratura, e che non necessita di alcun euro in più perché non c’è da adeguare nessun contratto di servizio”
“Il bilancio di Amia 2008 – osserva Faraone – si chiuderà con una perdita di 129 milioni di euro e quello del 2009 si chiuderà con una previsione di perdita di 14 milioni di euro. Ciò significa che essendo il capitale sociale dell’azienda in questo momento, pari a 53 milioni, vi sono da recuperare circa 90 milioni che il Comune può recuperare con un apposito piano che può prevedere anche sinergie fra le varie aziende Comunali. Mentre i fondi per gli investimenti, potranno essere recuperati dai fondi Cipe. “E’ chiaro – afferma Faraone -, che la nuda verità dei numeri, non lascia spazio ad interpretazioni in merito al fatto che Amia può essere salvata senza ricorrere all’imposizione di nuovi balzelli da parte del Sindaco. Il Partito Democratico non farà sconti a nessuno. Il ripristino dell’aliquota Irpef allo 0,4% in sede di riequilibrio di bilancio per noi è una condizione fondamentale. Non permetteremo che in questa città, già allo stremo, vengano imposte nuove tasse. E’ possibile, come ha più volte sostenuto il Partito Democratico, salvare l’Amia e avere un servizio efficiente senza aumentare le tasse ai cittadini”.
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27 Ottobre 2009, 11:25