14 Aprile 2020, 18:33
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PALERMO – Per la prima volta in maniera concreta si associa alla Sicilia la parola “normalità”. Il presidente della Regione Nello Musumeci e l’assessore alla Salute Ruggero Razza hanno chiesto al Comitato scientifico regionale il parere per allentare la morsa del restrizioni, che in Sicilia sono state anche più rigide di quanto deciso a livello nazionale. La curva del contagio nell’Isola è contenuta, come confermano i dati di giorno in giorno. Da qui l’esigenza di valutare un piano per ripartire. Come e quando è ancora presto per saperlo, ma per la prima volta si lavora in concreto ad una prospettiva di riapertura della Sicilia.
“Quali strategie adottare per il graduale ritorno ad una più normale vita quotidiana”, lo chiede Musumeci nella lettera inviata al Comitato tecnico-scientifico per l’emergenza Covid-19 in Sicilia, sollecitando un parere in ordine agli scenari progressivi di fine lockdown nell’Isola. Nel documento, il governatore richiama la ‘Cabina di regia’ varata dal governo nazionale di cui lui lo stesso fa parte. Musumeci sottolinea quanto “sia indispensabile accompagnare scelte e proposte con una preventiva valutazione di ordine tecnico-scientifico” proprio per avere «una interlocuzione consapevole con lo Stato”. Il presidente della Regione riconosce che la scelta, da dove ripartire e in quali tempi, non è facile, per questo è “necessario, direi forse indispensabile, che essa sia accompagnata da una strategia sostenuta da basi scientifiche e che individui una gradualità capace di tenere in considerazione il diritto di ciascun cittadino e di ciascun lavoratore, alla sicurezza sotto il profilo sanitario”.
Secondo l’assessore alla Salute Ruggero Razza “è necessario avere già uno sguardo proiettato al futuro che sia supportato da evidenze scientifiche. In questo momento, per usare una metafora automobilistica, è come se fosse entrata in pista una safety-car. Siamo tutti desiderosi di ripartire, o meglio ricominciare, ma dobbiamo capire come e quando, ma soprattutto farci trovare preparati. Tuttavia, oggi più che mai, ricordo che è fondamentale continuare a rispettare le regole”.
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14 Aprile 2020, 18:33