11 Ottobre 2013, 20:54
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CATANIA – Piero Fassino incontra i sindaci delle tre città metropolitane siciliane. Il presidente dell’Anci, appena arrivato nella città etnea, coglie l’occasione per ribadire l’esigenza di “un cambio di passo” rispetto alle politiche di spending review ai danni dei Comuni che vanno avanti, ormai, “da dodici anni a questa parte”. “In questi anni si è tagliato molto sui Comuni ai quali si sono chiesti enormi sacrifici: bisogna cambiare strada”. “Siamo alla vigilia della definizione della legge di stabilità, ci aspettiamo un cambio di passo e l’apertura di una stagione nuova nel rapporto tra i Comuni e lo Stato”. L’ex segretario dei Ds rincara la dose: “A partire dal 2014 non saremo più disposti ad accettare ulteriori tagli ai comuni”.
Se ci sarà la necessità di risparmiare, bisognerà “toccare” le risorse destinate ad altre “amministrazioni”: “Ministeri e strutture che dipendono, direttamente o indirettamente dallo Stato”. Rispetto alla bontà del progetto delle “città metropolitane”, Fassino non ha dubbi. “Le città capoluogo e i comuni che la circondano sono un’unica grande realtà”. Per tale ragione “servono politiche comuni nel campo dei trasporti, dell’acqua, raccolta e smaltimento dei rifiuti e dell’erogazione dei servizi”.
Fassino valuta positivamente la riorganizzazione delle provincie (portata avanti dall’esecutivo Letta) ma non l’abolizione di queste (ipotesi caldeggiata da più parti in passato). “Tra l’ente regione e i comuni occorre che ci sia qualcosa a livello intermedio: istituzioni di area vasta in grado di portare avanti politiche di bacino”. “Penso ad esempio alla politica della viabilità” aggiunge Fassino. Sull’operazione che si profila nella nostra regione, il sindaco di Torino si limita a dire: “Non sta a me dare dei giudizi su quello che è avvenuto in Sicilia, la domanda va posta ai deputati isolani”.
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11 Ottobre 2013, 20:54