“Fatemi dormire | fino alla morte”

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14 Febbraio 2017, 12:03

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“Voglio dormire fino all’arrivo della morte, senza più soffrire”: e così è stato per Dino Bettamin, 70 anni, macellaio di Montebelluna da cinque malato di Sla che aveva espresso questa volontà ed è stato assecondato con la sedazione palliativa. Rispettando anche il suo rifiuto a qualsiasi trattamento, compresa la nutrizione artificiale. L’uomo è morto ieri. Il suo è il primo caso di “sedazione profonda” somministrata ad un malato di Sla.

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“Mio marito era lucido – racconta la moglie – e ha fatto la sua scelta. Così, dopo l’ultima grave crisi respiratoria, è iniziato il suo cammino”. “Si trattava di una chiara richiesta di sedazione basata su un evidente sintomo refrattario, dato da un’angoscia incoercibile anche con farmaci e trattamenti psicologici – spiegano gli infermieri di ‘Cura con Cura’, la società privata che dal 2015 si occupa dell’assistenza domiciliare del paziente – nonostante tutta l’umanità e la professionalità con cui il paziente è stato assistito nelle varie fasi della patologia”.

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14 Febbraio 2017, 12:03

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