21 Febbraio 2014, 12:20
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PALERMO – Il capo della procura di Catania che ha condotto l’inchiesta sfociata nella condanna dell’ex governatore Lombardo, il giovane che a 29 anni diventa segretario regionale del Pd, il sindaco che decide di dormire insieme con i senzatetto. Oppure il duro j’accuse di un alto sindaco, che dopo il flop della legge di riforma delle Province dice “Commissariamo la Regione”, l’ex pm antimafia che diventa commissario della Provincia di Trapani, il presidente dell’Ars che pubblica tutte le consulenze sul web. E ancora il deputato che con i soldi del gruppo comprava le cassate nel bar di famiglia, l’imprenditore antiracket che lo stato ha abbandonato a se stesso, il deputato cui hanno rubato il telefonino in Aula e il collega che dopo esser nato politicamente ‘grillino’ transita nel Partito socialista. Chi è, secondo voi, il siciliano della settimana? Chi è la persona che, nel bene o nel male, più ha fatto discutere negli ultimi giorni? Anche questa settimana LiveSicilia lascia a voi la scelta. Si vota fino alle 20 di domenica con un commento. Lunedì saranno pubblicati i risultati.
La scelta è tra:
1) Giovanni Salvi. Il procuratore di Catania pochissimi giorni fa ha visto premiata la tesi accusatoria dei suoi uffici nei confronti dell’ex presidente della Regione, Raffaele Lombardo, che ha subito una condanna per concorso esterno in associazione mafiosa. LEGGI L’ARTICOLO
2) Fausto Raciti. La lunga militanza nella sinistra giovanile, l’amore per Acireale, il dissenso dai vertici. Sono alcuni dei tratti distintivi del neo segretario regionale del Pd, eletto al vertoce dei demcoratici a soli 29 anni. LEGGI L’ARTICOLO
3) Renato Accorinti. L’estroverso sindaco di Messina inaugura il nuovo dormitorio per clochard dimostrando tutta la sua vicinanza a chi soffre: ha dormito una notte con i senzatetto. LEGGI L’ARTICOLO
4) Leoluca Orlando. Il sindaco di Palermo, e presidente dell’Anci Sicilia, in settimana ha tuonato contro l’Ars e la Regione per via del pasticciaccio sulla riforma delle Province. “Dopo aver approvato una legge finanziaria che non ha passato il vaglio del Commissario dello Stato ed ha suscitato da un lato ilarità e dall’altro preoccupazione in tutta Italia – ha affermato Orlando -, l’Ars cancella, fatto unico, le città metropolitane, dimostrando di essere indietro nel tempo rispetto allo sviluppo istituzionale del paese. Questa è una Regione che va commissariata al più presto per il bene dei siciliani”. LEGGI L’ARTICOLO
5) Antonio Ingroia. L’ex pm antimafia va a governare un territorio difficile come quello della provincia di Trapani, terra del boss latitante Matteo Messina Denaro. Il decreto di nomina di commissario della Provincia porta la firma del governatore Rosario Crocetta. LEGGI L’ARTICOLO
6) Giovanni Ardizzone. Scelta di trasparenza per il padrone di casa dell’Ars, che ha pubblicato sul sito del parlamento regionale l’elenco dei contributi concessi dalla Presidenza per iniziative culturali, sociali e sportive nel corso del 2013 e i fondi riservati al Presidente per cerimonie e rappresentanza. LEGGI L’ARTICOLO
7) Franco Mineo. L’inchiesta sulle spese folli dell’Ars fa emergere un ‘gustoso’ retroscena: l’ex deputato regionale di Grande Sud Franco Mineo pagava con i soldi del suo gruppo parlamentare le cassate comprate al bar di famiglia. LEGGI L’ARTICOLO
8) Ignazio Cutrò. L’imprenditore di Bivona che ha fatto arrestare i suoi estorsori si sente abbandonato dallo Stato e vuole lasciare la Sicilia: “Sono rimasto nella mia terra per dare una testimonianza concreta di come sia possibile sconfiggere la mafia. Oggi mi sento sconfitto”. LEGGI L’ARTICOLO
9) Totò Lentini. Piccolo giallo all’Ars, dove il deputato regionale di Articolo 4 ha denunciato il furto del suo iPhone in Aula. “L’ho avuto per tutto il tempo della seduta con me – ha raccontato – e sono sicuro di averlo usato fino alle 20 di ieri sera. Poi, quando la seduta è stata sospesa, non l’ho più trovato lì dove l’avevo lasciato, sul mio banco”. LEGGI L’ARTICOLO
10) Antonio Venturino. Il vicepresidente dell’Ars, approdato a Palazzo dei Normanni sotto le insegne del Movimento cinque stelle, aderisce al Nuovo Psi. “Ho sempre votato a sinistra – ha aspiegato -. Il M5S? Molti suoi elettori, come me, sono rimsti delusi dalla proposta politica dei grillini”. LEGGI L’ARTICOLO
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21 Febbraio 2014, 12:20