PALERMO – Aria mesta nella sede del comitato elettorale di Giovanna Marano, candidata governatore della Sicilia di Sel, Idv, Fds e Verdi a Palermo, dove oltre all’ex leader della Fiom siciliana, e all’esponente di Sel Claudio Fava, a seguire l’esito delle consultazioni ci sono alcuni supporter. “Sono serena – dice a caldo la Marano – è un voto complesso. Più di un siciliano su due non ha votato e questo lo avevamo detto in tempi non sospetti sottolineando che non avrebbe aiutato a cambiar pagina, mentre il voto di protesta è stato assorbito dal movimento 5 stelle”.
Parlando del risultato raggiunto dal candidato governatore di Pd e Udc Rosario Crocetta, dice: “E’ un risultato che dimostra continuità con chi ha amministrato negli anni precedenti. Il Pd andrà a governare in prosecuzione rispetto alle precedenti pratiche politiche”. “Il grande rammarico è non aver presentato una lista unica – aggiunge -. Non abbiamo assicurato una rappresentanza parlamentare a un’Assemblea regionale che ne aveva bisogno. Ma il progetto di Libera Sicilia non finisce qui”. A chi chiede cosa non ha funzionato l’ex segretaria regionale della Fiom ha risposto: “Siamo ancora in presenza di un dato non definitivo”.
Decisamente più pesante il commento del coordinatore nazionale di Sel, Claudio Fava: “Rosario Crocetta tra tutti i candidati è il più spregiudicato, non è il migliore. Ha condotto una campagna elettorale all’insegna di una certa spregiudicatezza. Crocetta ha firmato molte cambiali e adesso dovrà onorarle”.
