18 Settembre 2017, 16:00
2 min di lettura
PALERMO – “Io penso che in Sicilia ci siano tanti che pensano di poter decidere fuori dall’appartenenza. Ai siciliani che si sentono liberi. Vogliamo condividere con loro il nostro progetto e la nostra idea di Sicilia” . Si presenta così Claudio Fava in conferenza stampa all’Ars. Denuncia che tutto si decide altrove, a Roma, con i siciliani “carne da macello” . “Noi siamo qui per ribellarci a un’idea feudale, servile della Sicilia” . Snocciola i numeri infausti dell’economia. Numeri di fronte ai quali “ci si può rassegnare al voto di scambio’ o cedere alla “rabbia”. ” Noi invece vogliamo una Regione che non sprechi nelle filiere clientelari’ e fa l’esempio delle “elemosine elettorali” dell’assessorato al Turismo. “Vogliamo una Regione che non deleghi più il piano dei rifiuti ai vertici di Confindustria” .
Accanto a lui prende posto Ottavio Navarra, che si presenta in ticket col politico catanese alla testa della coalizione che mette insieme i partiti alla sinistra del Pd. Fava parla dei rifiuti, del riciclo, si dice contrario ai termovalorizzatori. E parla di una regione “che non si pianga addosso” . “Vorremmo una regione che non permette più ai suoi ragazzi di andarsene” . E ricorda il record dei “neet” , i ragazzi che non studiano e non lavorano. “Il fatto che delle organizzazioni criminali non si parli, che sembra che questa sia una terra liberata, mi sembra una reticenza abbastanza ingombrante” , attacca Fava. “Non vogliamo fare una campagna contro qualcuno” , dice il candidato. Fava parla anche della lunga comune militanza con Ottavio Navarra. La lista Claudio Fava presidente si chiama “Cento passi per la Sicilia” , annuncia mostrando il simbolo.
Fava parla anche di un sondaggio dell’Istituto Piepoli.“A distanza di una settimana dall’inizio campagna elettorale il campione si pronuncia dando il 42 per cento a Musumeci, il 25 a Cancelleri e Fava, l’8 a Micari”. Fava cita Miccichè che ha detto che si può fare molto, come ai tempi di Cuffaro. Per Fava questo è un viatico per Musumeci. Il sondaggio dell’Istituto Piepoli citato da Fava è stato realizzato sulla base di un campione di 500 individui con interviste telefoniche alla fine della settimana scorsa. Il sondaggio fissa la probabile affluenza al 51 per cento. Il sondaggio è stato commissionato dalla lista di Fava.
Ai cronisti che chiedono un commento sulla lista “Sinistra siciliana” a sostegno di Micari Fava risponde: “Io al posto del rettore mi chiederei di una sala mezza vuota con dodici parlamentari e il sindaco. La nostra non è una proposta settaria. Noi ci rivolgiamo ai siciliani liberi. Il settarismo è quello di Miccichè che parla agli elettori di Cuffaro. La lista? C’è un filo di terrore, Micari mal consigliato. La legge non impedisce al signor Pellegrino di candidarsi malgrado i parenti pesanti. Ma lì spetta ai partiti. Non è detto che se cambi casacca ti seguono come pecorelle gli elettori. Magari persino gli elettori avranno qualche imbarazzo a votarli”.
Pubblicato il
18 Settembre 2017, 16:00