Favignana, tonnara e polemiche | Castiglione: “Costretti a chiudere”

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01 Giugno 2019, 12:46

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TRAPANI – “Contavamo di ottenere 100 tonnellate o, nella peggiore delle ipotesi, 70; invece la quota assegnata dal ministero è di 14 tonnellate. Non voglio fare polemica, dico solo che, se questo è il metodo della politica per sviluppare il Mezzogiorno, possiamo chiudere bottega”. Lo dice l’imprenditore Nino Castiglione, che due anni fa, per non perdere i diritti acquisiti, ha investito 700 mila euro nella tonnara a Favignana. In queste ore, “con grande dispiacere e profonda amarezza, nelle Egadi sono in corso le operazioni di sospensione dell’intera operazione”, aggiunge. “Il calo della tonnara coinvolge, oltre l’indotto, 40 unità lavorative, nonché l’impiego di imbarcazioni e reti. Per calare la tonnara – ribadisce l’imprenditore – abbiamo dovuto affrontare una sfilza di pastoie burocratiche, che ci hanno rubato tempo e denaro. Adesso la doccia gelata”.

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Questa mattina ho incontrato, insieme ai parlamentari Francesco Mollame e Antonio Lombardo, il consiglio di amministrazione dell’azienda storica Castiglione. Oggetto dell’incontro le vicende che hanno visto l’attribuzione delle quote tonno 2019 nella specie per la tonnara di Favignana”. Lo dice il sottosegretario per i rapporti con il Parlamento, Vincenzo Santangelo. “Siamo venuti a conoscenza di tutti gli atti e i sacrifici compiuti dall’azienda Castiglione, eccellenza del territorio nel settore, che dopo anni dismissione, ha deciso a novembre di riprendere la pesca del tonno rosso, un’attività fortemente legata alla tradizione e cultura non solo delle isole trapanesi, ma di tutto il territorio siciliano. Purtroppo – aggiunge Santangelo – le condizioni stabilite con il decreto emanato in questi giorni dal sottosegretario alle politiche agricole, Franco Manzato, per l’assegnazione delle quote di pesca di questa specie protetta non consentono effettivamente a questa tonnara di piazzarsi nuovamente sul mercato”. “Per questo motivo – prosegue – incontreremo già la prossima settimana la parte tecnica e politica di questo dicastero per lavorare a soluzioni concrete che permettano a questo importante stabilimento di tornare a mantenere l’importante funzione socio-economica nel territorio e soprattutto i suoi valori identitari-culturali, tutto nel rispetto delle normative comunitarie la sua storica attività”. “La Tonnara di Favignana – sostiene Santangelo – deve tornare ad essere il fiore all’occhiello nella pesca del tonno rosso nel Mediterraneo”. (ANSA).

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01 Giugno 2019, 12:46

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