11 Febbraio 2016, 06:15
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PALERMO – Rilanciare il progetto della Favorita, dimenticando il flop della chiusura al traffico di due anni fa, per far tornare fruibile il polmone verde di Palermo che, secondo gli annunci della campagna elettorale, sarebbe dovuto diventare un Central Park in salsa siciliana. Il sindaco Leoluca Orlando procede a tappe forzate nel percorso che lo separa dal nuovo appuntamento con le urne: dopo aver annunciato la rimessa a nuovo della circonvallazione, su cui stanno operando in questi giorni 141 operai, adesso tocca alla Favorita, come anticipato da Livesicilia.
Un’operazione che questa volta sarà ancora più complessa, se si considera che le forze in campo dovrebbero essere addirittura superiori a quelle impegnate lungo viale Regione siciliana. Il Professore ha chiesto all’area del Verde e alle società partecipate di predisporre un piano organico per il parco che potrebbe prendere il via già entro la fine del mese. “Entro pochi giorni – ha detto il Sindaco – dobbiamo avere un vero e proprio piano straordinario per la Favorita, che è ora venga presa di petto sotto tutti gli aspetti, dalla pulizia, al decoro, alla fruibilità da parte dei cittadini. Se per la Circonvallazione sono stati necessarie 150 persone, forse per la Favorita ne serviranno 200 o più, ma è certo che fra qualche settimana l’intero Parco dovrà essere del tutto fruibile dai cittadini, che ne diverranno dunque custodi”.
Un’accelerazione che conferma la volontà del primo cittadino di rimettere a lucido Palermo, sia per convincere che le aziende adesso funzionano a dovere, sia per prepararsi al meglio in vista delle urne. La Favorita, del resto, era una delle grandi promesse del 2012 e finora è stata la più grande incompiuta di Orlando. L’ex assessore al Verde, Giuseppe Barbera, aveva mosso i primi passi in questo senso portando in giunta due delibere ma la disastrosa chiusura al traffico della primavera del 2014, con automobilisti inferociti e Mondello isolata, ha fatto saltare tutto. Tanto da spingere Barbera, intervistato da Livesicilia nel luglio del 2014, a dire che l’amministrazione “è punto e a capo, tutto il mio lavoro è stato dimenticato”.
Dal rimpasto a oggi, in effetti, la Favorita è uscita dall’elenco delle priorità dell’amministrazione e l’iniziativa di Orlando sembra, secondo alcune voci di corridoio, anche una tirata di orecchie nei confronti del successore di Barbera, l’ex direttore dell’Orto botanico Francesco Maria Raimondo, la cui poltrona sarebbe fortemente in bilico.
“La Favorita – spiega Orlando – è una grande risorsa per tutti i cittadini e siamo certi che in tanti vorranno e potranno proporre iniziative per manifestazioni, attività e piccoli progetti che aumentino le occasioni di svago, sport ed utilizzo intelligente di questo grande polmone verde”.
LE REAZIONI
“Apprendiamo che l’amministrazione comunale intende applicare lo stesso piano di interventi straordinari utilizzato in questi giorni nella pulizia dello spartitraffico di viale Regione Siciliana a Palermo, nel quale sono state utilizzate circa 150 addetti al verde della Reset in collaborazione con la forza lavoro delle altre partecipate e, se pur evidenziando un ottimo lavoro di squadra fra partecipate e amministrazione comunale, ci appare evidente che questa iniziativa non può essere affrontata con dei piani straordinari così come annunciato dal sindaco Orlando”. Lo dice Salvo Barone del sindacato Asia. “È evidente che servizi resi alla cittadinanza non possono essere affrontati con l’urgenza ma bensì devono essere strutturati e garantiti in maniera permanente alla cittadinanza che già paga in maniera abbastanza onerosa i servizi offerti dalle partecipate. Seppur questi lavori sono stati effettuati in collaborazione fra i dipendenti della Reset, della Rap e dell’area verde del Comune di Palermo, bisogna sottolineare che la maggioranza dei lavoratori è sostanzialmente della Reset, i quali ricordiamo essere ancora con contratti part time a 29 ore settimanali a differenza delle 40 previste per un full time e che con le attuali ore di servizio non riescono a coprire tutte quelle che sono le esigenze della cittadinanza e del territorio. La nostra organizzazione sindacale ritiene che i cittadini necessitino di un intervento programmato e strutturale e non di interventi che hanno meramente il carattere emergenziale tale da affrontare le necessità continua con dei rattoppi giornalieri che non fanno bene né ai cittadini né ai lavoratori, ancora costretti ad avere dei contratti part time. Ormai palese ed evidente che per i lavoratori della Reset, per l’ottimo lavoro che stanno affrontando, necessita un ampliamento delle ore di lavoro settimanali affinché da un lato i lavoratori acquisiscano quella dignità tolta dal settembre del 2012 e che finalmente ai cittadini venga reso un servizio permanente. Auspichiamo che nel prossimo incontro con l’amministrazione comunale il dato paventato e ipotizzato negli accordi del dicembre del 2014 cominci a concretizzarsi con un aumento notevole delle ore settimanali di tutti i lavoratori”.
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11 Febbraio 2016, 06:15