22 Marzo 2023, 19:05
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TRAPANI – “Non sono mai stato nel libro paga di nessuno e certamente non sono stato in quello degli armatori Vittorio ed Ettore Morace”. Questo un passaggio delle risposte fornite al pm dall’ex sindaco di Trapani ed ex deputato regionale di Forza Italia Girolamo Fazio, imputato dinanzi al Tribunale di Trapani di corruzione, violazione di segreto di ufficio e traffico illecito di influenze. Il processo scaturisce da uno dei tronconi dell’indagine dei Carabinieri di Trapani denominata “Mare Monstrum”, la cosiddetta “tangentopoli del mare”.
L’inchiesta dapprima coordinata dalla Procura di Palermo e poi trasferita per competenza a quella di Trapani, avrebbe messo in luce, per gli investigatori, un giro di mazzette per favorire nell’assegnazione delle tratte navali onorate la compagnia Ustica Lines. E’ in questo contesto che compare il nome di Fazio che da deputato all’Ars avrebbe sostenuto con un mercimonio la compagnia armatoriale.
L’ex deputato risponde anche di corruzione a proposito dell’assegnazione alla ditta Stefania Mode di un edificio all’interno dell’area industriale di Trapani. A corromperlo due imprenditori, l’armatore Ettore Morace e Aldo Carpinteri, il primo per la compagnia navale il secondo per la società commerciale leader nel settore dell’abbigliamento. Morace e Carpinteri hanno patteggiato le accuse loro mosse e i loro verbali di interrogatorio sono transitati nel processo.
Stamane è cominciato l’interrogatorio dell’imputato Fazio da parte dei pubblici ministeri Franco Belvisi e Brunella Sardoni. Per il momento le vicende toccate sono state quelle dei rapporti con la società navale Ustica Lines diventata poi Liberty Lines. La compagnia gestisce i collegamenti veloci tra la Sicilia e tutte le isole minori.
“Cosa ho fatto da parlamentare per essere pagato? – ha ancora affermato l’ex sindaco e deputato – Non mi hanno mai chiesto nulla di illecito, mi sono interessato non di interessi privati ma di quelli che toccavano la collettività, non credo di essere mai entrato in conflitti ne di avere mai avvantaggiato qualcuno”.
Il pm Belvisi lo ha incalzato con le sue domande e a tratti ci sono stati momenti di tensione, che però il presidente del collegio, giudice Agate, è riuscito a stemperare. Nella sostanza Fazio ha ricordato che il suo rapporto con l’armatore Vittorio Morace, ex patron del Trapani Calcio, deceduto da poco tempo, era di natura personale, “affetto e stima ricambiati e nient’altro”. E le accuse di Ettore Morace? A sentire Fazio scaturivano dall’indole dell’armatore, “spesso raccontava bugie”. “Se è diventato amministratore delegato della Ustica Lines – ha detto – fu anche per merito mio , io lo sostenni col padre…forse adesso me ne pento di quello che feci”. “Nel tempo ho percepito un certo fastidio dei familiari per il rapporto intenso di amicizia che avevo con Vittorio Morace. Ettore Morace dapprima si affidò a me sapendo dell’ascendente che avevo col padre, poi ridimensionò i rapporti”.
Nelle intercettazioni ci sono però frasi equivoche, come quella con la quale Fazio esordiva così con Morace: “Tu ti fai gli affari tuoi non mi cerchi più”. “Era solo una battuta, era accaduto – ha spiegato Fazio – che la società aveva ottenuto la destagionalizzazione per le isole Eolie, stessa cosa avevo cercato di fare ottenere per il trasporto da e per le Egadi”.
Il pm Belvisi ha contestato all’imputato la presenza agli atti di una serie di fatture intestate alla Liberty Lines per pagare però una ristrutturazione di una casa di sua proprietà, per un ammontare di oltre 155 mila euro. “Mi occupai di una causa della società armatoriale con la Regione per fare ottenere interessi maturati su una somma di contributi ricevuta in ritardo. Una somma di circa 9 milioni di euro ottenuta dopo un contenzioso amministrativo. Io fino al 2014 non ho mai preso un solo euro da Morace, quando gli prospettai questa possibilità di ottenere gli interessi su quella somma che gli fu liquidata dopo un giudizio del Cga, mi disse che lui non credeva fosse possibile, e allora nacque la scommessa, se ci riesci, mi disse ti ricompenserò. Quando seppe delle mie difficoltà per proseguire nella ristrutturazione della mia abitazione a tutti costi volle che le fatture fossero intestate alla società, fammi avere le fatture ci penso io”.
In effetti quel contenzioso sugli interessi si risolse a favore del Morace, ma per il pm non vi è una esatta corrispondenza di date tra il contenzioso e il pagamento delle fatture, un impegno preso da Morace quando ancora non si era concluso il contenzioso oggetto della “scommessa”. Il pm Belvisi ha parecchio insistito con le sue domande sui rapporti tra Fazio e Morace sr. “Mi sono trovato a fare talvolta da consulente, soprattutto quando ottenne nel 2010 la liquidazione dei 9 milioni di euro da parte della Regione, lui mi venne a trovare e mi disse quanto ti devo dare, gli risposi dicendo che non volevo niente e che mi bastava la sua amicizia”.
Nessun conflitto e di nessuna natura, Fazio ha detto di aver mai colto tra il suo ruolo all’Ars e le attenzioni alle ragioni dei Morace nei confronti della Regione: “Il compito di un deputato quale ero è quello di occuparsi di leggi che hanno caratteristiche generale ed astratte, da deputato difendevo le ingiustizie nei confronti di questa società armatoriale che alla città di Trapani ha dato tanto. Ho aiutato la società dei Morace ad aprire il cantiere navale al porto, è un mio merito a favore della città e poi dell’Ustica Lines”.
Su Ettore Morace , l’ex sindaco è andato giù pesante. “Si circondava di persone sbagliate, cercava relazioni con vertici della politica, glielo dicevo anche ma lui faceva finta di non sentire”. Tra i nomi indicati quello dell’ex consigliere comunale Giuseppe Carpinteri, “si faceva vedere spesso con lui”, ma anche quelli del senatore D’Alì, Miccichè, Gucciardi, Turano. Su quest’ultimo ha rifilato una stoccata: “Io ero il deputato del territorio, lui quello di Alcamo”. A Carpinteri (uomo di fiducia di Turano ha sottolineato l’imputato Fazio) l’ex sindaco ha ricondotto l’acquisto da parte di Morace jr della maggioranza di quote della società Traghetti delle Isole.
L’interrogatorio di Fazio si è concluso con la mancata nomina di consulente della IV Commissione all’Ars dell’ex dirigente Siremar, Giuseppe Prestigiacomo: “Nomina avversata da Ettore Morace me lo descrisse come squallido e pericoloso”. Contro la nomina, proposta in Commissione dall’on. Alongi, si mosse il vertice dell’assessorato alla Mobilità, si misero contro anche deputati pentastellati, ci fu un gran can can, peraltro oggetto di un altro processo pure in corso a Trapani, ma a sentire Fazio quella nomina non si poteva fare perché mancava la ragione di farla. Ma ha negato di essere lui intervenuto, “ne parlai con la presidente della commissione, dicendo che non si poteva fare e la cosa per me finì lì”. Fazio però ha detto di sapere perché Morace jr osteggiava Prestigiacomo: “Veniva dalla Compagnia delle Isole la società che avversava l’Ustica Lines e che in un primo momento acquistò la Siremar, ma poi dovette cedere il passo alla Sns (la società costituita dai gruppi Morace e Franza ndr)”. L’esame di Fazio davanti al Tribunale di Trapani proseguirà il 21 aprile.
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