10 Maggio 2013, 13:09
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La SI.GEN.CO S.P.A esecutrice dei lavori di alcune tratte della metropolitana, il 30 Novembre scorso ha presentato al Tribunale di Catania, un’ istanza per l’ammissione ad un concordato preventivo in continuità ( Legge Fornero ); sono passati circa 6 mesi e nel frattempo il concordato preventivo si è trasformato in liquidatorio. Se però i lavori ripartissero attraverso l’incarico conferito ad una ditta subentrante a SI.GEN.CO, che assorbirebbe i lavoratori, sarebbe scongiurato il pericolo dei licenziamenti nonché quello di un’ennesima incompiuta per Catania. Al contrario, “perdere questa occasione pregiudicherebbe non solo il completamento delle tratte a cui si sta lavorando, ma potrebbe addirittura vanificare gli sforzi che la Ferrovia Circumetnea sta compiendo per espletare le nuove gare d’appalto per le tratte restanti- continuano Villari, Rota e Longo- La realizzazione e il completamento della metropolitana è fondamentale e indispensabile, in quanto si tratta di un opera di vitale importanza per la città di Catania”.
L’identikit della linea è chiaro da anni: partirà da Piazza Stesicoro, porterà all’Aerostazione di Fontanarossa, la tratta sarà lunga 6,7 km e sono previste lungo il percorso 8 stazioni, nell’ordine sono: Stesicoro, S. Domenico, V. Emanuele, Palestro, S. Leone, G. Da Verrazzano, Librino, S.M. Goretti, Aeroporto Fontanarossa; l’importo complessivo dei lavori è di 437 milioni di euro, dei quali 90 milioni resi disponibili già dai fondi stanziati dalla Legge obiettivo, che consentiranno il completamento del primo lotto funzionale. La disponibilità dei primi 90 milioni di euro renderà possibile l’espletamento della gara d’appalto entro luglio di quest’anno e prevede per il momento la realizzazione del primo tratto lungo 1,3 Km e l’allestimento delle prime 2 stazioni e cioè S. Domenico e V. Emanuele. L’avvio dei lavori rappresenta comunque un passo decisivo per reperire le rimanenti somme dei 437 milioni di euro previsti, attraverso i fondi messi a disposizione dalla Comunità Europea e dai famosi FAS.
“Stando alle dichiarazioni rilasciate in Prefettura nei giorni scorsi dai rappresentanti della Circumetnea, entro luglio andrà in gara l’altra importante tratta che da Borgo – Nesima, porterà a Misterbianco centro – -proseguono i tre sindacalisti della Cgil- anche in questo caso si tratterebbe di un opera notevole, che collegherebbe la nostra città all’area commerciale di Misterbianco, nella realizzazione di questa linea, il progetto esecutivo prevede l’allestimento di tre importanti stazioni, una in prossimità del nuovo Ospedale Garibaldi, una proprio nel centro commerciale di Misterbianco, mentre la terza sarà realizzata proprio nel centro del Comune misterbianchese”. In questo caso l’importo complessivo dei lavori è stimato in circa 150 milioni di euro, messi a disposizione dalla Regione Siciliana, con cui la FCE avrebbe concluso già la trattativa che ha comportato la definizione per il finanziamento previsto dal progetto esecutivo.
C’è da mettere in evidenza, un altro aspetto: attualmente le uniche linee funzionanti della metropolitana possono contare su un approvvigionamento elettrico collegato con le FS, per raggiungere un sistema autonomo dell’elettrificazione. E’ allo studio un progetto che prevede l’impiego di circa 25 milioni di euro, anche in questo caso, stando ai dati raccolti dalla Cgil, non sono previsti tempi lunghi per l’espletamento della gara d’appalto. “La realizzazione di quest’opera non solo come abbiamo evidenziato, porterà dei benefici enormi per tutta la nostra comunità, rendendo la città anche sotto il profilo della fruibilità, dell’attrazione turistica e della qualità della vita sicuramente migliore – concludono Villari, Rota e Longo- ma creerebbe anche le condizioni per uno sbocco occupazionale importantissimo, per tutti quei lavoratori che sono stati espulsi in questi anni dal lavoro, in un settore come quello delle costruzioni, che abbraccia ben 80 settori produttivi. Se le priorità di rinascita e di sviluppo economico di questo paese, devono ripartire dal lavoro, ci permettiamo di affermare con forza che Catania non può assolutamente perdere questa importante occasione di sviluppo, che si basa su quel binomio per noi imprescindibile di lavoro sano e sostenibile”.
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10 Maggio 2013, 13:09