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Febbre del Nilo, in aumento i casi in tutta Italia

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17 Settembre 2023, 11:48

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I casi confermati di febbre del Nilo salgono a 237 in tutta Italia dall’inizio di maggio. Lo comunica l’Istituto superiore di sanità nel suo ultimo bollettino. Tra i casi di infezione umana del virus sono stati notificati 13 decessi di cui 5 Piemonte, 6 Lombardia e 2 Emilia-Romagna.

Febbre del Nilo, i numeri in Italia

I 237 casi identificati sono in aumento rispetto al precedente bollettino, in cui ne erano stati comunicati 205. Tra i contagi attualmente in corso, 138 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva (24 Piemonte, 41 Lombardia, 17 Veneto, 1 Liguria, 47 Emilia Romagna, 3 Puglia, 1 Sicilia, 3 Sardegna) e 58 casi sono stati identificati in donatori di sangue.

Il primo caso di infezione da febbre del Nilo della stagione è stato segnalato dall’Emilia-Romagna nel mese di luglio nella provincia di Parma. Da allora sono arrivate a 49 le Province con dimostrata circolazione del virus appartenenti a 9 Regioni: Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Emilia-Romagna, Puglia, Sicilia e Sardegna.

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Il vaccino e la prevenzione

Attualmente non esiste un vaccino per la febbre West Nile e l’unico strumento preventivo è la riduzione dell’esposizione a punture di zanzare, durante il periodo favorevole alla trasmissione. Il periodo di incubazione dal momento della puntura della zanzara infetta varia fra 2 e 14 giorni, ma può essere anche di 21 giorni.

I sintomi

Fra i casi sintomatici, circa il 20 per cento presenta sintomi come febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, manifestazioni cutanee. I sintomi più gravi si presentano in media in meno dell’1 per cento delle persone infette (1 persona su 150) e comprendono febbre alta, tremori, convulsioni, fino alla paralisi e al coma.

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17 Settembre 2023, 11:48

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