16 Luglio 2021, 18:38
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PALERMO – La pena scende a cinque anni perché ha retto l’accusa di rapina, ma è andata in prescrizione quella di lesioni.
La Corte di appello ha condannato Filippa Beltrame per avere fatto da palo nel corso di una rapina, il cui autore è rimasto ignoto.
Il colpo avvenne nel 2009 a Camporeale, nel Palermitano. Un uomo, probabilmente un rumeno, fece irruzione armato in una tabaccheria e scappò via con il bottino. La titolare iniziò a urlare attirando l’attenzione della figlia che fece in tempo a vedere la macchina che attendeva il rapinatore all’esterno del locale. Era la macchina di Beltrame.
La Corte ha riconosciuto una provvisionale per il risarcimento danni della parte civile assistita dagli avvocati Claudio Gallina Montana e Valeria Minà.
Non ha retto la difesa, secondo cui nessun testimone aveva riconosciuto l’imputata e il suo telefono venticinque minuti dopo l’ora della rapina agganciò la cella di Menfi. Impossibile che in così poco tempo avesse raggiunto la località in provincia di Agrigento.
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16 Luglio 2021, 18:38