08 Settembre 2021, 16:36
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CATANIA– Ossessionato da Ada. I profili social – ne ha almeno tre – di Filippo Asero sono un viaggio nella sua ossessione per la donna che ha ucciso barbaramente stamattina. Baci. Selfie. Abbracci. Brindisi. Non ci sono scatti senza l’ex moglie. Come se fosse ancora la sua compagna, la sua metà della mela, come se il matrimonio non fosse mai naufragato. Una galleria foto postata solo qualche mese fa è commentata da lui stesso con un “ti amo” (che amore non era, ndr). La stessa dichiarazione fa da cornice alla foto profilo di un’altra pagina facebook. Ne ha create diverse, forse Ada lo aveva bloccato e lui ne creava altre. Ma i suoi tag non sono mai finiti nella bacheca della vittima, dove non c’è nemmeno una foto di loro due insieme.
Due mondi virtuali completamente diversi. Filippo Asero caricava giornalmente – e in modo inquietante – foto con l’ex moglie. Un gesto plateale per manifestare e ostentare Ada. Il suo giocattolo da mostrare. Da mostrare solo accanto a lui. Aveva creato la sua vita parallela. Lontana, lontanissima dalla realtà. Perché Ada non era più sua moglie. Era solo la madre dei suoi figli.
Oggi sarebbe diventata definitiva a livello legale la separazione dei due ex coniugi. Invece Filippo Asero ha deciso di trasformarlo nel giorno del loro funerale. Solo che il suo tentativo di suicidarsi è fallito.
Intanto nel suo profilo sono arrivati gli insulti. “Brucia all inferno per quella povera vita che hai ucciso!!!”, è il post sotto una galleria di Filippo e Ada in vari momenti di intimità. “Eh si tanto l’amavi che l’hai uccisa. Maledetto tu sia!”, è la risposta al suo “ti amo” sempre a commento di un’immagine della coppia. Ma Filippo Asero non amava Ada Rotini. Chi ama non uccide. Nella violenza non c’è spazio per l’amore.
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08 Settembre 2021, 16:36